4 maggio

 

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è un servizio di Albaria nato nel 1998, per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine
 

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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Palermo
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IL PERSONAGGIO

LUCIO DI MAURO, IL MEDICO CON LA PASSIONE DEL MARE

Ha la professionalità e la serietà di un medico legale, la grinta di un atleta e la stoffa di un campione. E' Lucio Di Mauro, quaranta anni, catanese, campione di surf che ci racconta come mai all'apice della sua carriera sportiva ha deciso di lasciare le gare per dedicarsi al lavoro ed ai figli, senza per questo perdere la voglia e lo spirito di affrontare nuove sfide.


Lucio Di Mauro al timone del suo "Harael"

 


di Gabriella Vasta


Passione ed impegno, due semplici parole che ben caratterizzano la vita di Lucio Di Mauro, quarant’ anni,  catanese, uno dei personaggi di spicco dello sport siciliano, campione di windsurf, presidente del Cus Catania dal 1998 al 2001, membro del Comitato dello Sport dell’ Università di Catania e membro del Comitato Organizzatore delle Universiadi in Sicilia ed oggi affermato libero professionista.

Lo incontriamo nel suo studio nel centro di Catania, dove esercita con successo la professione di medico legale. Abbronzato e sorridente come sempre, accetta di raccontarsi, ripercorrendo, a tratti con un po’ di nostalgia, il suo passato di atleta ed il suo presente ricco di soddisfazioni lavorative e familiari, ma anche sportive.

Da giovanissimo ha cominciato a praticare il surf, distinguendosi per bravura e grinta, e dal 1983 al 1995 ha fatto parte della squadra olimpica di tavola a vela. Nel windsurf ha vinto tutti i titoli nazionali possibili e si è classificato terzo alle selezioni delle Olimpiadi di Atlanta, ma nel 1995 Lucio ha deciso di lasciare l’ attività agonistica.

 

Come mai hai lasciato le gare proprio all’apice della tua carriera sportiva?

"Nel 1995, anno delle selezioni per Atlanta, mi ero appena laureato in Medicina e Chirurgia e, nonostante i risultati continuassero ad arrivare, anche quell’ anno infatti  andai sul podio al Campionato Italiano, trovai  irresistibile l’ impulso di scommettere in un mondo completamente nuovo…la professione intellettuale. Così nel 1996 vinsi il concorso per la Specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni, e dopo un quadriennio di studi la ottenni".

 

Cosa hai provato nel lasciare lo sport che ti aveva regalato tante soddisfazioni?

"E’ stato molto difficile smettere con la tavola a vela ma, da medico, intrapresi subito un’ attività sportiva certamente meno impegnativa, ma fortemente terapeutica, la vela d’ altura, insieme ad alcuni amici  che gareggiano ancora oggi con me".

 

Ed anche nella vela Lucio ha mostrato di possedere la stoffa del campione, infatti negli ultimi anni ha partecipato a molte importanti regate in Italia e all’ Estero. Recentemente ha conquistato il successo nel 17° Campionato Invernale organizzato dal Circolo Nic di Catania, presieduto da Francesco Zappulla, e subito dopo ha ottenuto un bel primo posto nel Campionato Italiano d’ Area dello Ionio e del Basso Tirreno, importante evento velico sempre organizzato dal Nic. La manifestazione si è svolta nelle acque antistanti il Porto di Catania dal 31 marzo al 2 aprile, ed ha visto la partecipazione di 25 imbarcazioni provenienti da tutta la Sicilia. Una sfida entusiasmante che ha visto la vittoria di Lucio, uno dei favoriti dai pronostici, che a bordo del suo Grand Soleil 40R “Harahel” ha vinto tutte e tre le prove disputate, brillantemente coadiuvato da un equipaggio di velisti affermati.

 

Come mai hai chiamato “Harahel” la tua ultima barca?

"Ho dato questo nome alla barca in onore dei miei gemellini Antonio e Cristiano, nati il 4 gennaio 2006, quattro mesi prima del varo di “Harahel”. Harahel è il nome dell’ Angelo Custode tratto, relativamente alla loro data di nascita, dal Libro degli Angeli"

 

Ed il windsurf?  Un amore mai dimenticato e confessa "mi diverto ancora qualche  volta ad andare sulla tavola, ma solo con vento forte e mare sostenuto!".

 

Ma la sua grande gioia è l’ esperienza di genitore dei piccoli Antonio e Cristiano, avuti dalla moglie Claudia. E afferma con gli occhi che brillano "non c’è nessun successo nello sport e nel lavoro che possa eguagliare la fantastica emozione di essere padre".
 

Parteciperai a qualche manifestazione velica nei prossimi mesi?

"Si, a bordo di Harahel e con il mio equipaggio parteciperò al Campionato del Mediterraneo IMS 2006 che si terrà a Brindisi dall’ 1 al 5 giugno e poi andremo a Cagliari per partecipare al Campionato Assoluto IMS dal 26 agosto al 2 settembre, che vedrà in acqua velisti di fama internazionale".
 

La chiacchierata volge al termine, i clienti reclamano il dottore Di Mauro, che conclude sorridendo "mi considero una persona positiva e mi ritengo fortunato e in conclusione vivo ogni istante la mia vita con la consapevolezza di essere un uomo felice".