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Olimpiadi invernali di TORINO 2006
La Fiamma Olimpica illumina il Natale a Palermo.
Una festa nella Festa
grazie al fuoco itinerante di Olimpia, per un Natale più speciale del
solito, con la città ancora una volta al centro di un prestigioso
appuntamento internazionale. Tante emozioni, culminate, in una Piazza
Castelnuovo gremita, nell'arrivo dell'ultimo tedoforo Candido Cannavò.
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Riccardo Giordano al
momento del passaggio del mitico testimone poco prima del suo
ingresso in Piazza Vittorio Veneto per accompagnare la Fiamma
Olimpica nei primi 400 metri di via Libertà. |
di Alessandro Costanzo
Ha attraversato tutti i
quartieri di Palermo la Fiamma Olimpica di Torino 2006 che, ieri
pomeriggio, partita dallo stabilimento della Coca-Cola, ha corso,
sfrecciato, camminato, a seconda dell’autonomia di fiato a disposizione
dei 117 tedofori d’eccezione, che l’hanno accompagnata orgogliosi ed
entusiasti per le vie del capoluogo dell’Isola.
Prima timidamente poi sempre più
numerosa
la
gente è accorsa per assistere al suo storico passaggio in tutte le zone
della città. Dalla periferia e, dopo una breve tappa a Monreale,via di
corsa alla volta del centro di Palermo. Alcuni tratti del percorso
erano semivuoti, segno che alcuni palermitani non erano a conoscenza
dell’evento, nonostante le informazioni profuse dal megaschermo di
Piazza Bologni e dalla stampa locale, o forse perché presi dalla
frenesia di questi giorni di festa. Ma anche queste strade del Viaggio
della Fiamma, magari un po' distratte, non appena ci si è resi conto di
cosa stesse accadendo, si sono riempite di persone. Che, attirate dal
fuoco della torcia e dal convoglio al seguito hanno lasciato in tredici
gli acquisti natalizi e sono uscite dai negozi. Per applaudire o restare
semplicemente attonite, con pacchi e pacchettini in mano, davanti alla
magia di uno spettacolo unico. Quello del simbolo per eccellenza della
pace e della fratellanza tra i popoli, in perfetta sintonia con lo
spirito del Natale. Che quest’anno, grazie al fuoco itinerante di
Olimpia, sarà più speciale del solito, con Palermo ancora una volta al
centro di un prestigioso appuntamento internazionale.
"Un evento che ha esaltato
i sani valori dello sport - ha detto il
sindaco Diego Cammarata - e che ha regalato tante emozioni a tutti
i palermitani che non sono rimasti insensibili al fascino della Fiamma".
E che ha conquistato anche atleti navigati ed abituati al clamore di
folle prestigiose, come la campionessa olimpionica di pallanuoto
Alexandra Araujo, il campione del mondo a squadre di pesca in apnea
Nicola Riolo, i surfisti Paco Wirz e il tre volte olimpionico Riccardo
Giordano (nella foto in alto) fino al maratoneta Rachid Berradi
che, ha dichiarato, ha provato un'emozione superiore a quella della
finale olimpica dei 10.000 metri a Sydney.
Verso il Natale con un sacco carico di emozioni, culminate, in una
Piazza Castelnuovo gremita,
nell’arrivo al Politeama dell’ultimo tedoforo del Viaggio della Fiamma a
Palermo, il famoso giornalista Candido Cannavò. Che insieme al mitico
Totò Antibo "la gazella di Altofonte", icona indimenticabile
dell’atletica leggera italiana, ha siglato l’atto finale. Il sacro
fuoco, imbrigliato nell’avveniristico corpo di alluminio della fiaccola,
con le cinque fiamme ha toccato il Braciere Olimpico e, libero, si è
proteso al cielo, sprigionando tutta la sua forza primordiale in segno
di sfida alle “tenebre”.
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