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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
presso il Tribunale di Palermo
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E-mail: albaria@tin.it
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SPORT
E SCUOLA
LO SPORT NELLA
SCUOLA DI DOMANI: MENO
ORE PER LA GINNASTICA
Dibattito
a Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, tra i docenti e gli
studenti della facoltà di Scienze Motorie contro la riforma Moratti che
prevede un drastico ridimensionamento dell'attività sportiva nelle
scuole italiane, già ridotta ad una sola ora alla settimana. E così se
non ci sarà più spazio nelle scuole del futuro per fare attività,
tanto vale spostarsi in spiaggia e coniugare la passione per lo sport
con quella per il mare, così come propongono fattivamente alcuni
intraprendenti educatori.
di Alessandro Costanzo Matta
14/3/2005
–
Si è svolto giovedì pomeriggio nell’aula Rostagno di Palazzo delle
Aquile il dibattito contro la riforma Moratti, istituito dal capogruppo
dei Ds del Comune di Palermo Rosario Filoramo.
Il
meeting promosso dal professore di Scienze Motorie Piero Domina ha visto
al centro dell’attenzione le novità previste per l’Educazione
Fisica (oggi ribattezzata Scienze Motorie) nelle scuole dalla bozza di
decreto proposta dal Governo per il riordino dell’istruzione
secondaria di secondo grado.
Dinanzi ad un nutrito numero di docenti ed alunni di Scienze Motorie si
sono alternati il consigliere comunale Rosario Filoramo, il prof. Piero
Domina, il responsabile scuola dei Ds Patrizia Mazzola ed il prof. Pino
Clemente, autentica istituzione dell’antichissima arte della
Ginnastica.
“Rischiamo
di restare in una posizione di retroguardia rispetto al resto d’Europa
– ha dichiarato Rosario Filoramo, sportivo prestato alla politica – Ci
batte finanche la Turchia con 640 ore di educazione fisica in 12 anni
contro le nostre attuali 480. La riduzione prevista dal decreto non potrà
fare altro che incidere a vari livelli sulla piena formazione
dell’uomo e del cittadino che la scuola deve prefiggersi”.
Rincara
la dose il prof. Carmelo Vinciullo del Comitato Regionale FIEFS della
Sicilia. “Il provvedimento presentato dal Governo ci coglie
realmente di sorpresa, lasciandoci disorientati e delusi, per non dire
contrariati, rispetto alle attese suscitate dalla stessa amministrazione
scolastica - ha spiegato Vinciullo - I primi a farne le spese i
giovani che, come ha sottolineato più volte il Ministro Sirchia, per
danni e problematiche connessi all’ipocinesia sono costretti ad
indossare la “maglia nera” in Europa rispetto ad una molteplicità
di fattori che caratterizzano la qualità della vita”.
I
tagli delle ore di ginnastica soltanto ipotizzati nel 2001 dalla
“commissione Bertagna”, nonostante le rassicurazioni allora fornite
proprio dal Ministro Moratti, potrebbero invece già realizzarsi
paradossalmente proprio nel 2005, l'Anno Internazionale
dell’Educazione Fisica e dello Sport.
Insomma il futuro si presenta a tinte fosche per l'attività di sport di
base che potrebbe subire un nuovo colpo dal Ministero della Pubblica
Istruzione.
Fortunatamente qualcuno non si arrende e così fa di necessità virtù e
gente come il professore Pintagro dell'Istituto Falcone di Palermo si
inventa un mix inconsueto tra la passione per il rugby e quella per il
mare.Non c'è spazio a scuola per insegnare la cultura dello sport? Non
ci sono le strutture? Bene, allora
tutti in spiaggia. E così a Mondello, per esempio, da qualche tempo
a questa parte non fa più impressione vedere dei ragazzini ripulire
prima la spiaggia (ma non dovrebbe farlo qualcun'altro?) e poi giocare a
rugby, fare ed insegnare lo sport.
Qualcosa che la scuola sembra non sarà più chiamata a fare...
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