15 aprile 2005


 

 

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KITESURF

ROBBIE NAISH SPECIAL GUEST STAR A MAZARA NEL KITEBOARDING ITALIAN CHALLENGE 2005
La leggenda vivente del windsurf mondiale sarà l'ospite d'onore per la prima tappa del tour della Red Bull Kite Mission, l'evento itinerante che a partire da sabato 16 aprile a Mazara del Vallo vedrà i migliori sedici kiter italiani alla ricerca delle condizioni ideali negli spot più rinomati e sfidarsi in acrobatiche evoluzioni per conquistare la partecipazione al Red Bull King of The Air 2005 in programma ad ottobre a Maui.



di Kristian Guttadauro
(foto www.puzziteddu.it)

15/4/2005 – Sarà Puzziteddu, suggestivo spot per gli amanti del kite e del windsurf acrobatico a due passi da Mazara del Vallo, il quartier generale della prima tappa del Kiteboarding Italian Challenge 2005, il tour promosso dalla Red Bull e che vedrà impegnati per dieci giorni i migliori interpreti italiani del kitesurf.
Si parte il 16 aprile e fino al 25 tutte le più belle spiagge della provincia trapanese, San Giuliano “Beach” nel centro del capoluogo, Birgi, vicino all’aeroporto, San Vito Lo Capo, Puzziteddu, Capo Granitola, Capo Feto, Tonnarella, Saline, Stagnone, Hangar, KartiBubbo, TreFontane e Selinunte, saranno - condizioni di vento permettendo - teatro delle spettacolari evoluzioni offerte dai cultori del kitesurf.
Tra questi, in qualità di special guest star, sarà possibile ammirare la leggenda vivente del windsurf mondiale, Robbie Naish. 
L’unico che è riuscito a vincere ventiquattro titoli del mondo ed il primo a soli tredici anni. In ventitre anni di gare, è sempre stato ai primi posti della top ten mondiale dei migliori windsurfer, con un unico anno di assenza: l’anno sabbatico che si è preso dalle competizioni.
Domenica 17 sarà il suo giorno e se le condizioni meteo lo permetteranno tutti gli appassionati potranno gustare i suoi numeri d'alta classe.
Ad affiancarlo saranno sedici kiter in gara per un posto al
Red Bull King of The Air 2005 che si disputerà a Maui nelle Hawaii e sarà un contest internazionale cui prenderanno parte i migliori rider del mondo.
Due i principali criteri di valutazione che saranno adottati a Mazara e dintorni.
I
l primo, e quello che spedirà a Maui il numero uno, si baserà sulla preparazione tecnica degli atleti, valutata per l’80% da una giuria internazionale e per il 20% dagli atleti, facendo riferimento a fattori come la fluidità, lo stile, la difficoltà tecnica della manovra aerea e dell’atterraggio, il riding sull’onda e il periodo di permanenza in aria.
Il secondo criterio sarà decisamente più insolito per un contest di kite: durante i dieci giorni di viaggio in camper si cercherà infatti di cogliere e documentare la personalità di ogni kiter, come in una sorta di reality show del KiteSurfing. Si valuterà la migliore “attitude” all’evento, individuando colui che si sarà dimostrato più disponibile, si sarà impegnato maggiormente, avrà passato più tempo in acqua.
Insomma, spettacoli in acqua e non solo per dieci giorni che promettono 

Il Kitesurfing, ibrido tra aquilonismo da trazione e surf, è una nuova eccitante disciplina sportiva che è letteralmente esplosa qualche anno fa sulle spiagge di Maui alle Hawaii, dilagando poi in tutto il mondo. In sostituzione della tradizionale vela da windsurf si utilizza la potenza sviluppata da aquiloni manovrabili a due o quattro cavi dalla incredibile capacità di traino, paragonabile a quella di un potente motoscafo; inoltre l‘aquilone aggiunge, oltre a questa notevole forza di trascinamento, anche la trazione verticale, permettendo agli atleti salti fino ad ora inimmaginabili. Nonostante sia solo agli inizi, il kitesurfing ha un‘origine lontana nel tempo che si colloca nelle isole indonesiane. La paternità moderna dello sport si deve però a due fratelli francesi, i Legaignoux, che negli anni Ottanta hanno studiato un aquilone per il traino di una tavola da surf. Il battesimo ufficiale della disciplina si deve ancora una volta ad un francese, Manu Bertin, il primo a usare l‘aquilone al posto della vela da windsurf, era il 1996. Inizialmente i primi atleti usavano in genere tavole da surf modificate e rinforzate, ora l’ampliamento e lo sviluppo tecnico della gamma di vele ha permesso la realizzazione di tavole specifiche per il kite, il cui utilizzo dipende dalle condizioni di acqua e vento nelle quali i kiter si vengono a trovare. Il grande vantaggio del kitesurf è quello di poter essere praticato anche in condizioni di poco vento con la possibilità di regalare grandi emozioni e spettacolo sia a chi lo pratica, sia a chi lo osserva.