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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
presso il Tribunale di Palermo
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KITESURF
ROBBIE
NAISH SPECIAL GUEST STAR A MAZARA NEL KITEBOARDING ITALIAN CHALLENGE
2005
La
leggenda vivente del windsurf mondiale sarà l'ospite d'onore per la
prima tappa del tour della Red Bull Kite Mission, l'evento itinerante
che a partire da sabato 16 aprile a Mazara del Vallo vedrà i migliori
sedici kiter italiani alla ricerca delle condizioni ideali negli spot
più rinomati e sfidarsi in acrobatiche evoluzioni per conquistare la
partecipazione al
Red
Bull King of The Air 2005 in programma ad ottobre a Maui.
di Kristian Guttadauro
(foto www.puzziteddu.it)
15/4/2005 – Sarà
Puzziteddu, suggestivo spot per gli amanti del kite e del windsurf
acrobatico a due passi da Mazara del Vallo, il quartier generale della
prima tappa del Kiteboarding Italian Challenge 2005, il tour promosso
dalla Red Bull e che vedrà impegnati per dieci giorni i migliori
interpreti italiani del kitesurf.
Si parte il 16 aprile e fino al 25 tutte le più belle spiagge della
provincia trapanese, San Giuliano “Beach” nel centro del capoluogo,
Birgi, vicino all’aeroporto, San Vito Lo Capo, Puzziteddu, Capo
Granitola, Capo Feto, Tonnarella, Saline, Stagnone, Hangar, KartiBubbo,
TreFontane e Selinunte, saranno - condizioni di vento permettendo -
teatro delle spettacolari evoluzioni offerte dai cultori del kitesurf.
Tra questi, in qualità di special guest star, sarà possibile ammirare
la leggenda vivente del windsurf mondiale, Robbie Naish.
L’unico che è riuscito a vincere ventiquattro titoli del mondo ed il
primo a soli tredici anni. In ventitre anni di gare, è sempre stato ai
primi posti della top ten mondiale dei migliori windsurfer, con un unico
anno di assenza: l’anno sabbatico che si è preso dalle competizioni.
Domenica 17 sarà il suo giorno e se le condizioni meteo lo
permetteranno tutti gli appassionati potranno gustare i suoi numeri
d'alta classe.
Ad affiancarlo saranno sedici kiter in gara per un posto al Red
Bull King of The Air 2005 che si disputerà a Maui nelle Hawaii e
sarà un contest internazionale cui prenderanno parte i migliori
rider del mondo.
Due i principali criteri di valutazione che saranno adottati a Mazara e
dintorni.
Il primo, e quello
che spedirà a Maui il numero uno, si baserà sulla preparazione tecnica degli atleti, valutata
per l’80% da una giuria internazionale e per il 20% dagli atleti,
facendo riferimento a fattori come la fluidità, lo stile, la difficoltà
tecnica della manovra aerea e dell’atterraggio, il riding sull’onda
e il periodo di permanenza in aria.
Il secondo criterio sarà decisamente più insolito per un contest di
kite: durante i dieci giorni di viaggio in camper si cercherà infatti
di cogliere e documentare la personalità di ogni kiter, come in una
sorta di reality show del KiteSurfing. Si valuterà la migliore
“attitude” all’evento, individuando colui che si sarà dimostrato
più disponibile, si sarà impegnato maggiormente, avrà passato più
tempo in acqua.
Insomma, spettacoli in acqua e non solo per dieci giorni che
promettono
Il Kitesurfing, ibrido tra aquilonismo da trazione e surf, è una nuova
eccitante disciplina sportiva che è letteralmente esplosa qualche anno
fa sulle spiagge di Maui alle Hawaii, dilagando poi in tutto il mondo.
In sostituzione della tradizionale vela da windsurf si utilizza la
potenza sviluppata da aquiloni manovrabili a due o quattro cavi dalla
incredibile capacità di traino, paragonabile a quella di un potente
motoscafo; inoltre l‘aquilone aggiunge, oltre a questa notevole forza
di trascinamento, anche la trazione verticale, permettendo agli atleti
salti fino ad ora inimmaginabili.
Nonostante sia solo agli inizi, il kitesurfing ha un‘origine lontana
nel tempo che si colloca nelle isole indonesiane. La paternità moderna
dello sport si deve però a due fratelli francesi, i Legaignoux, che
negli anni Ottanta hanno studiato un aquilone per il traino di una
tavola da surf.
Il battesimo ufficiale della disciplina si deve ancora una volta ad un
francese, Manu Bertin, il primo a usare l‘aquilone al posto della
vela da windsurf, era il 1996. Inizialmente i primi atleti usavano in
genere tavole da surf modificate e rinforzate, ora l’ampliamento e lo
sviluppo tecnico della gamma di vele ha permesso la realizzazione di
tavole specifiche per il kite, il cui utilizzo dipende dalle condizioni
di acqua e vento nelle quali i kiter si vengono a trovare. Il grande vantaggio del kitesurf
è quello di poter essere praticato anche in condizioni di poco vento
con la possibilità di regalare grandi emozioni e spettacolo sia a
chi lo pratica, sia a chi lo osserva. |
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