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DELTAPLANO
ITALIA SOLO
QUARTA AI MONDIALI AUSTRALIANI
Gli azzurri non riescono a ripetere nella classe "Ali
flessibili" i successi ottenuti con le ali rigide. Non poche anche
le pecche organizzative in un mondiale che ha dovuto anche registrare la
morte di un atleta norvegese. All'Australia il titolo a squadre, mentre
quello individuale è stato appannaggio dell'ucraino
Oleg Bondarchuk.
di Riccardo Montefosco
Hay
(Australia) 25/1/2005 - La nazionale azzurra chiude il campionato del
mondo di deltaplano della classe "Ali flessibili" con un
quarto posto che non può non stare stretto visti invece gli eccellenti
risultati conquistati nella "Ali rigide" (tre medaglie d'oro).
Gli Azzurri si sono trovati a volare in un ambiente assolutamente
diverso dalle Alpi.
Teatro della rassegna mondiale era infatti una vasta regione desertica
dell'Australia
occidentale, senza rilievi, dove si era costretti a decollare al traino
piuttosto che dai più usuali pendii montani. Notevoli le difficoltà
create anche dalle temperature che superavano i 40° e dagli sciami
d'insetti che molestavano i piloti, spesso lasciati in lunghe attese da
un'organizzazione non priva di pecche. Nonostante la mancanza del team
brasiliano e del campione del mondo in carica, l'austriaco Manfred
Ruhmer, erano ventitre le nazionali in gara con circa un centinaio tra
atleti ed accompagnatori. Purtroppo non sono mancati anche momenti
drammatici, come l'incidente che ha visto morire un atleta norvegese.
Al termine delle 13 prove effettuate, di cui solo 7 sono servite per la
stesura delle classifiche (annullate le altre per le avverse condizioni
meteo), il titolo a squadre è stato vinto dall'Australia, evidentemente
avvantaggiata dalla conoscenza dell'insolito sito di volo. Alle sue
spalle Austria, Francia ed Italia. Quello individuale è andato
all'ucraino Oleg Bondarchuk, seguito dagli austriaci Robert Reisinger e
Gerolf Heinrichs. Migliore degli Italiani, al settimo posto, il
bolzanino Alex Ploner primo nella penultima prova.
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