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TRAGEDIA A MONDELLO
UN TURISTA
TEDESCO MUORE NEL MARE DI MONDELLO. PROBABILMENTE UN MALORE LA CAUSA
DELL'INCIDENTE, MA IL DRAMMA CONTINUA CON IL CORPO LASCIATO NOVE ORE
SULLA SPIAGGIA
Entrato
in acqua per fare un bagno, probabilmente è rimasto vittima di un
malore e non è più riuscito a ritornare a riva. Avvistato da alcuni
surfisti, una volta riportato in spiaggia non c'era più nulla da fare.
E dopo il dramma, la tragicommedia del cadavere lasciato per più di
nove ore sotto la pioggia in attesa dell'arrivo del carro funebre,
bloccato nel garage allagato.
16 ottobre - Roland Mader, un
turista tedesco di 44 anni, originario di Immenstadt in Allgau, è annegato questa mattina nel mare di Mondello a Palermo.
L' uomo, secondo la testimonianza della ragazza che era con lui, si è
tuffato intorno alle 9.30 all’altezza del commissariato di Mondello,
scomparendo tra le onde.
Il corpo del turista, un impiegato statale in vacanza in Sicilia, è
stato avvistato e trascinato a terra da due giovani surfisti Manuele Pensabene
e Carlo Donato
all’altezza del Baretto di Mondello, aiutati a riva da due agenti
della Polizia già allertati sulla spiaggia e che non hanno esitato ad
bagnarsi sulla battigia per aiutare i due coraggiosi ragazzi.
"Ho
avvistato l’uomo mentre stavamo surfando al centro del Golfo.
Un’onda mi ha allontanato e portato a terra dove ho segnalato il fatto
all’Albaria, cercando di non perdere di vista il corpo che spariva fra
le onde. Altri cinque surfisti si erano accorti del fatto e si sono
avvicinati a terra. Abbiamo individuato la corrente al centro del Golfo
che ci ha così permesso d’individuare il probabile percorso del
corpo. Non ho esitato a rituffarmi per recuperarlo quando si è
avvicinato alla battigia", questo il racconto di Pensabene.
Immediato l’intervento dell’ambulanza del 118 e del medico che però
ha potuto solo constatare la morte del turista, arrivato in città solo
tre giorni prima.
A dare l’allarme, la
stessa compagna dello sventurato, che non lo ha visto più rientrare a
riva. Il decesso sarebbe stato provocato da un improvviso malore, forse
un attacco cardiaco che ha stroncato l' uomo. La coppia era in vacanza
in un campeggio di Sferracavallo.
Nonostante la stagione balneare sia chiusa, sono molti coloro che
continuano a frequentare la località anche in condizioni proibitive. La
spiaggia si presenta spoglia dei basilari servizi di cui una località
del genere necessita.
La carenza di primario soccorso e di vigilanza evidenziano l’abbandono
della località che in questo periodo, con il bel tempo, registra ancora
numerose presenze, a volte anche poco esperte del luogo e di quello che
potrebbe accadere, come buche improvvise o correnti, in condizioni non
ottimali.
Ma il dramma non si è concluso con la morte dello sfortunato Roland, ma
con la tragicommedia di cui attori non invidiabili sono stati gli
addetti comunali delle pompe funebri: il cadavere è rimasto sulla
spiaggia sotto una pioggia battente per tutto il pomeriggio perché il
carro delle pompe funebri era bloccato nel garage allagato e gli addetti
si sarebbero bagnati scarpe e pantaloni per salire a bordo e partire...
Secondo la testimonianza della polizia che ha controllato il garage
l'acqua non superava i dieci centimetri di altezza...
Alla fine solo grazie all'intervento di una ditta privata di pompe
funebri, arrivata intorno alle 18, ed al gesto di alcuni poliziotti e
passanti pronti ad aiutare gli unici due addetti presenti, è stato
possibile dare finalmente allo sfortunato Roland una decorosa
sistemazione in attesa del rimpatrio della salma.
Un'inchiesta è stata aperta dalla magistratura ed il sindaco Cammarata
ha già annunciato un'indagine interna per stabilire eventuali
responsabilità in questa vicenda già drammatica di suo, ma resa ancora
più paradossale e vergognosa per la comunità da quanto accaduto in
seguito.
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