MOSTRA FOTOGRAFICA: L'AFRICA VISTA DA DUE GIORNALISTI
PALERMITANI
A
MONDELLO IL CLUBINO DEL MARE OSPITA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI BENEFICENZA
"UN MATTONE PER ILULA"
Nei locali
del Castello de "Il Clubino del Mare" cinquanta foto in
mostra, che documentano la vita degli abitanti di una località nella
regione di Iringa in Tanzania: Ilula, dove la fame è il nemico numero
uno.
Di
Alessandro Costanzo Matta
9 dicembre - Le ferie, Vincenzo Marannano e Marco Volpe, giornalisti del
Giornale di Sicilia, hanno deciso di passarle in Tanzania: partiti ad
ottobre, non hanno speso scellini a Dar-es-Salaam, Zanzibar o Mafia
Island, paradisi dell'Oceano Indiano ricchi e "civilizzati",
ma hanno optato per un villaggio dell'interno, Ilula, una delle località
più povere del mondo, nella regione di Iringa nel centro-sud. Ventisei
giorni di lavoro e disagi non indifferenti in una missione, per aiutare
a costruire una scuola e una chiesa.
Risultato,
la mostra fotografica di beneficenza, che è stata inaugurata
in collaborazione con il Giornale di Sicilia
domenica 7 dicembre a Mondello, nei locali del "Castello" del
Clubino del Mare. Cinquanta le foto esposte dai due giornalisti: sintesi
di una realtà durissima, ma al tempo stesso densa di colori e
paradossalmente segnata dal sorriso. Quello dei bambini di Ilula, che
bevono acqua e fango, giocano con la pioggia e, lontani dalla guerra,
ogni giorno devono combattere quella contro la fame. E a 500 km sulla
costa, c'è l'indifferente e caotica Dar-es-Salaam (Porto della Pace),
ricca e bellissima ex-capitale della Tanzania, con il suo oleodotto per
Ndola (Zambia) e raffineria annessa.
In Sicilia in provincia di Enna c'è invece
Nicosia con il suo comitato "Pro Ilula" e il suo prelato padre
Filippo Mammano, che dirige la missione di Ilula, unico punto di
riferimento per gli abitanti di quella zona di savana equatoriale per
reperire cibo e vestiario. Di medicinali neanche l'ombra: Marannano ha
curato l'infezione di un piccolo taglio con un disinfettante scaduto da
cinque anni.
(nella
foto, la chiesa di Ilula)
Lui e Volpe hanno voluto sintonizzarsi sull'onda di solidarietà
generata dal sacerdote siciliano, il cui effetto si è concretizzato nel
progetto "Un mattone per Ilula", con il patrocinio della
Regione, del parco delle Madonie e del comune di Castelbuono. Coinvolti
anche Cefalù, Pollina, Petralia Soprana, San Mauro Castelverde,
Collesano, Gangi, con la raccolta di materiale scolastico e indumenti
convogliati poi a Nicosia e da lì trasportati, con un container messo a
disposizione dal comitato, fino a Ilula.
I due giornalisti, alloggiati in una capanna della
missione, l'acqua da bere a 60 km, unici comfort un tubo per lavarsi,
una saponetta e una branda, hanno contribuito dando una mano nella
costruzione di una chiesa ed una scuola in mattoni. Una novità per un
villaggio fatto di paglia e fango.
Poi c'è il loro reportage fotografico: scatti fortunati a detta dei
due, visto che l'attrezzatura non era delle più sofisticate, ma che
certo documentano, a volte con un taglio professionale, la voglia
di vivere anche quando si deve sopravvivere.
Delle
cinquanta foto in mostra, dodici,
abbinate a frasi di personaggi celebri,
costituiscono i mesi del calendario 2004 "Un mattone per Ilula".
Sponsorizzato da Banca Nuova, Foto Calderone , Il Clubino del Mare e
Telimar, il calendario è stato presentato durante la mostra ed è
possibile acquistarlo con un' offerta libera, che verrà devoluta a
"Ilula mission". Una fonte di saggezza e riflessione dalla
veste grafica allegra e seria: come il volto lieto di Johanna, "che
continuava a ripetere Chumba, bottiglia", il suo giocattolo
preferito o il fare scanzonato del settantenne Kapepa alla ricerca
di una moglie, come il viso assorto di una bimba senza nessuno chiusa
nel silenzio o lo sguardo distaccato del vecchio, ritratto nel mese di
Gennaio. Vincenzo Marannano e Marco Volpe sono tornati e la vita in
Tanzania continua a scorrere con una media di 45 anni e un tasso di
mortalità infantile del 107%, ma con sovrumana forza, nelle vene di
gente che è ancora capace di sorridere sempre, anche a chi viene da
lontano.
La mostra resterà aperta presso Il Clubino del
Mare in via P.ssa Maria, 28 dalle 9 alle 17 e giovedì, venerdì e
sabato fino alle 21. Domenica 14 dicembre passerà nei locali del
circolo Telimar.