27 settembre 2003 |
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BRONZO PER FURIO MONACO, PRIMO EQUIPAGGIO AZZURRO Il timoniere danese, recente protagonista al mondiale Match Racing di fine agosto dove si classificò al quinto posto, si è preso la rivincita. Grazie, infatti, ad un terzo posto e la vittoria nella decima e ultima regata del campionato, seconda di giornata, scavalca in classifica Kai Mares, leader della classifica sin dal primo giorno e conquista il titolo continentale. 27 settembre - E' stato Jesper Radich ad aggiudicarsi l'Europe 2003 della classe Beneteau 25 che si è disputato sulle acque del lago di Garda. Partito non benissimo, il danese è stato protagonista di una forte rimonta, culminata nell'ultima giornata di gare con il sorpasso del leader provvisorio della classifica sin dalla prima giornata di regate, il tedecso Kai Mares, fermatosi al secondo posto. Sul terzo gradino del podio l' equipaggio azzurro di Furio Monaco (Circolo Nautico Cavo) che ha scavalcato Pietro d’Alì (C.N.A.M. Alassio) in virtù di un primo e quarto posto nelle ultime due regate. D’Alì è andato male nella prima prova di giornata, la nona del programma (solo decimo), mentre nella seconda e successiva regata l’essere arrivato davanti a Monaco gli valeva conseguire gli stessi punti di penalizzazione, trentanove, ma non è servito a nulla perché l’avversario disponeva di migliori piazzamenti in classifica. Ricordiamo che sono state scartate due prove. Prima di uscire in acqua, Radich aveva dichiarato ai microfoni di Sailing Channel, “dovrò cercare di partire bene e marcare stretto Mares, solo così posso sperare di vincere il titolo. Il lato migliore del campo di regata, però, mi sembra il destro, là dove l’Ora è più forte e permette di stare davanti a tutti. Se lui andrà là io ci sarò, possibilmente standogli davanti”. Profetico dunque il danese visto che nella seconda regata, dove è partito per primo, ha badato a controllare Mares, mentre nella prima visto che era in ritardo il terzo posto andava più che bene. Inutile la rincorsa di Paolo Cian, alla fine quinto davanti a Benussi, sesto, Cassinari Giovanni Daniele, settimo e ottavo, Matteo Ivaldi, nono, Giuliano Zito, decimo, Pichugin, undicesimo e Lorenzo Bressani “soltanto” dodicesimo.
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