2 Ottobre 2003


 

 

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ASSONAUTICA E REGIONE SICILIA

INNOVAZIONI E TANTA VOGLIA DI FARE, LA RICETTA PER IL RILANCIO DEL TURISMO IN SICILIA ILLUSTRATA DA CASCIO NEL CORSO DELL'INCONTRO TRA ASSONAUTICA E REGIONE SICILIA

Diversi i temi trattati dagli assessori Cascio e Sammartano e le parti convenute all'incontro per esaminare programmi e piani attinenti il turismo nautico e da diporto insieme con tutti gli operatori dei settore. Centrati già alcuni obiettivi, si lavora per metterne altri in cantiere e rendere così la Sicilia un esempio da imitare nel turismo legato al mare.


(nella foto Francesco Cascio, assessore regionale turismo comunicazione e sport)


di Alessandro Costanzo Matta



1 ottobre - E' stato fortemente voluto dall’Assessore al Turismo Francesco Cascio l’incontro istituito da Assonautica Sicilia, ieri pomeriggio nel salone dei convegni della Camera di Commercio di Palermo, per esaminare programmi e piani attinenti il turismo nautico e da diporto, di concerto con tutti gli operatori del settore e in concomitanza con la fase di grande prospettiva, che sta sempre più maturando in seno alla Regione Siciliana.

Innovazioni, grande fantasia e tanta voglia di fare, la ricetta dell’assessore Cascio per il rilancio del turismo in Sicilia, che, come lui stesso ha ricordato, troppo spesso è stata ed è la “Terra dell’Impossibile”, ma che altrettanto spesso è capace di impegnarsi concretamente, di sovvertire un modus operandi negletto e disfattista, puntando tutto sull’azione e rendendo così in molte occasioni possibile anche l’impossibile.

E l’incontro di ieri ne è un esempio. Riunione altamente operativa, incentrata soprattutto sui porti turistici, ma con una spiccata attenzione da parte dell’esponente regionale a tutte le ramificazioni vitali e complementari del turismo nautico: Società di Diving, Circoli Nautici, Società di Charter Nautico e Associazioni sportive No Profit.
In una dimensione di scambi di vedute con gli utenti e con i soggetti del settore, confronto necessario per il raggiungimento di quella logica di sinergia fra “pubblico” e “privato”, fra chi produce e chi commercializza, da sempre carente in Sicilia e penalizzante dal punto di vista turistico.

Criterio fondamentale cui ha fatto riferimento l’Assessore provinciale al Turismo Salvatore Sammartano, presente al tavolo tecnico, come variabile determinante nel reale sviluppo di un segmento importante come quello del turismo nautico. Il Governo Regionale è impegnato nell’elaborazione di una proposta di legge quasi interamente  predisposta e che verrà presentata nelle prossime settimane per normare le scuole di Diving.

Fondi comunitari (Agenda 2000) già utilizzati per finanziare Società di Charter Nautico, nella misura del 33% e sotto la supervisione di appositi organi di controllo. La quota privata media investita in questo settore specifico è almeno del 66 – 67%, ha puntualizzato l’assessore Cascio. Cosa che, ha aggiunto, dovrebbe spingere chi ha ricevuto il contributo richiesto a servirsene per realizzare un investimento produttivo e non per fini personali.

Per quanto concerne la nautica da diporto, in due anni l’Assessorato al Turismo ha centrato tre obiettivi. Per primo la formazione dello strumento di pianificazione della nautica da diporto, il  piano dei porti, materialmente realizzato dall’ing. Mallandrino. Piano che fotografa la situazione delle darsene dell’isola e concepisce una circumnavigazione della Sicilia con soste previste ogni 30 miglia, senza cementificare ulteriormente le coste, ma rendendo fruibili le darsene esistenti dotandole delle attrezzature adeguate alla nautica da diporto.
Prevista anche la separazione dei porti pescherecci da quelli turistici all’interno di una stessa darsena.Veicolate immediatamente le risorse comunitarie per finanziare la realizzazione di circa 7000 posti barca in quei comuni in cui esiste già la destinazione urbanistica a porto turistico.

Secondo traguardo raggiunto, la creazione di un Ufficio Speciale per i porti turistici, organo in cui convergono tutti i progetti per la costruzione di nuovi porti in Sicilia.

Infine il recepimento della cosiddetta legge “Burlando” (la 509 del ’96) che, come ha evidenziato Cascio, ha dato una notevole spinta all’acceleramento dei tempi di esecuzione delle opere.

Ampia disponibilità dell’assessore al Turismo ad un provvedimento legislativo anche in materia di sicurezza all’interno dei porti turistici, in seguito alla presentazione di una proposta da parte della Guardia Costiera Ausiliaria. Non bisogna invece di una legge la predisposizione, nel contesto degli stessi porti, di un locale come sede delle Associazioni sportive per l’esercizio delle loro attività.

Risolto inoltre un antico e paradossale contenzioso che aveva visto la Soprintendenza (organo della Regione) opporsi all’Assessorato al Turismo facendo ricorso al TAR ed ottenendo il blocco dei lavori di restauro e ristrutturazione dell’ex tonnara di Capo Granitola, peraltro dotata di un piccolo porto turistico preesistente (220 posti barca). La struttura è stata ora affidata dalla Regione Siciliana alla società “Sviluppo Italia” per una scuola di formazione per marinai e al CNR per un centro oceanografico di ricerca.

Ribadito poi quanto discusso lunedì scorso con l’Assessore al Territorio Parlavecchio, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni sportive nautiche, riguardo all’elaborazione di un disegno di legge, che andrà a rivisitare tutti i canoni demaniali, prevedendo naturalmente una netta differenziazione fra Società a fini di lucro e No profit.

Sì alla promozione della Regione insieme all’Assonautica a cominciare dalle fiere, con quella imminente del Salone Nautico di Genova. E parere favorevole, in chiusura dell’incontro, a che una parte dell’Osservatorio Regionale sulle presenze turistiche possa essere facilmente destinata al monitoraggio dell’afflusso nell’ambito del turismo nautico, che oggi più che mai necessita di una conoscenza approfondita della domanda, sia a livello nazionale che internazionale, in modo da costituire un’offerta che sia sempre più rispondente alle esigenze dei turisti consumatori.

Positiva l'impressione sul risultato dei lavori di questo meeting di Vincenzo Pottino, presidente FIV della regione Sicilia, che ha sottolineato come l'attenzione con cui più istituzioni si stanno occupando della costa siciliana è significativa perché la Sicilia ha bisogno sia di grandi ma, probabilmente, soprattutto anche di piccoli progetti che mirino alla conservazione ed ottimizzazione di quanto già si ha a disposizione.