XXXI AMERICA'S CUP
ALINGHI CONQUISTA
ANCHE LA QUINTA REGATA ED E' IL TRIONFO
NETTA LA SUPREMAZIA
DELLA BARCA DI COUTTS CHE INFLIGGE AL DEFENDER UN SECCO 5 A 0
Niente da fare per TNZ. Alinghi
chiude il conto e riporta la Coppa in Europa dopo 152 anni. Ora si pensa
già a chi ospiterà lòa prossima edizione.
le foto di MAX RANCHI
2 marzo - Il mare
è lontano, però il rapporto abitanti/barche in Svizzera è addirittura
il secondo in Europa. E' in questo contesto che è nata Alinghi, la
barca dell'armatore elvetico, ma nato a Roma, Ernesto Bertarelli, capace
di strappare la Coppa America agli ex imbattibili neozelandesi con un
secco ed inequivocabile 5 a 0.
A dire il vero lo zampino kiwi in questo successo dell'imbarcazione
elvetica c'è, e porta i nomi di Russel Coutts e Brad Butterworth,
skipper e navigatore di Alinghi, leader di un sailing team fatto da un
mix di ben dodici nazionalità.
E tra queste non poteva mancare quella italiana, rappresentata da
Francesco Rapetti, ex Moro e protagonista della sfida che il Moro di
Venezia perse a San Diego nel '92 per 4-1.
Dopo 152 anni di esilio in giro per il mondo, tra Oceania e America, la
Coppa America ritorna così in Europa grazie agli elvetici di Alinghi.
Un'impresa non riuscita recentemente né allo storico Moro di Venezia, né
a Luna Rossa, in questo ultimo caso proprio per l'opposizione di una
Black Magic guidata dall'invincibile Russel Coutts.
Ha così pensato bene Ernesto Bertarelli di formare un team d'eccezione,
ponendovi alla guida proprio Coutts e sistemando altri neozelandesi nei
punti chiave dell'equipaggio.
Questo team ed una barca costruita tra i monti svizzeri, sfruttando il
meglio della tecnologia possibile, hanno regalato alla Svizzera, ma un
pò a tutta l'Europa, una nuova, vincente realtà che in casa degli
"ex padroni" della Coppa non ha indugiato mai ed ha
stravinto.
Per la Nuova Zelanda una sconfitta bruciante, che ha davvero spinto giù
dal piedistallo la supremazia navale kiwi.
Una Coppa America che resterà anche nei ricordi per la serie fortunata
di problemi a bordo che non hanno dato tregua alla TNZ, culminati con la
rottura nell'albero durante la quarta regata.
Insomma,
tutto da dimenticare e tutto da riprogrammare se nella prossima edizione
europea della Coppa America, i neozelandesi vorranno riappropriarsi del
primato mondiale.
La prossima edizione europea... Un bel rompicapo per capire dove potrà
aver luogo, visto che tra i tanti pregi ha il difetto di non avere il
mare.
Sono già tante le sedi proposte e le città autocandidatesi per
ospitare questo evento di grande prestigio internazionale.
Alcune anche italiane, ma la scelta si baserà su uno studio
approfondito delle condizioni logistiche e meteorologiche per
poter offrire alle imbarcazioni in gara un campo di regata appropriato.
E così, con le sedi italiane incatenate dalla miriade di permessi ed
autorizzazioni, pesante fardello della nostra burocrazia, in dubbio il
Portogallo per le sue onde oceaniche e l'assenza di un piccolo tratto di
mare riparato.
Presumibilmente
scartate le proposte di Boston e Dubai per il desiderio di Bertarelli di
gareggiare in Europa, allora restano in pole le Baleari e forse anche
Marsiglia.
Quel che è certo, è che la Coppa è ritornata in Europa e la sfida a
neozelandese (TNZ) e americana (Golden Gate Yacht Club, Challenger of
Record ufficiale) partirà presto.
di
Kristian Guttadauro
(foto di Max Ranchi)