2 marzo 2003


 

 

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XXXI AMERICA'S CUP

ALINGHI  CONQUISTA ANCHE LA QUINTA REGATA ED E' IL TRIONFO
NETTA LA SUPREMAZIA DELLA BARCA DI COUTTS CHE INFLIGGE AL DEFENDER UN SECCO 5 A 0

Niente da fare per TNZ. Alinghi chiude il conto e riporta la Coppa in Europa dopo 152 anni. Ora si pensa già a chi ospiterà lòa prossima edizione.

 

le foto di MAX RANCHI

2 marzo -  Il mare è lontano, però il rapporto abitanti/barche in Svizzera è addirittura il secondo in Europa. E' in questo contesto che è nata Alinghi, la barca dell'armatore elvetico, ma nato a Roma, Ernesto Bertarelli, capace di strappare la Coppa America agli ex imbattibili neozelandesi con un secco ed inequivocabile 5 a 0.

A dire il vero lo zampino kiwi in questo successo dell'imbarcazione elvetica c'è, e porta i nomi di Russel Coutts e Brad Butterworth, skipper e navigatore di Alinghi, leader di un sailing team fatto da un mix di ben dodici nazionalità.
E tra queste non poteva mancare quella italiana, rappresentata da Francesco Rapetti, ex Moro e protagonista della sfida che il Moro di Venezia perse a San Diego nel '92 per 4-1.

Dopo 152 anni di esilio in giro per il mondo, tra Oceania e America, la Coppa America ritorna così in Europa grazie agli elvetici di Alinghi. Un'impresa non riuscita recentemente né allo storico Moro di Venezia, né a Luna Rossa, in questo ultimo caso proprio per l'opposizione di una Black Magic guidata dall'invincibile Russel Coutts.

Ha così pensato bene Ernesto Bertarelli di formare un team d'eccezione, ponendovi alla guida proprio Coutts e sistemando altri neozelandesi nei punti chiave dell'equipaggio.

Questo team ed una barca costruita tra i monti svizzeri, sfruttando il meglio della tecnologia possibile, hanno regalato alla Svizzera, ma un pò a tutta l'Europa, una nuova, vincente realtà che in casa degli "ex padroni" della Coppa non ha indugiato mai  ed ha stravinto.

Per la Nuova Zelanda una sconfitta bruciante, che ha davvero spinto giù dal piedistallo la supremazia navale kiwi.
Una Coppa America che resterà anche nei ricordi per la serie fortunata di problemi a bordo che non hanno dato tregua alla TNZ, culminati con la rottura nell'albero durante la quarta regata.

Insomma, tutto da dimenticare e tutto da riprogrammare se nella prossima edizione europea della Coppa America, i neozelandesi vorranno riappropriarsi del primato mondiale.

La prossima edizione europea... Un bel rompicapo per capire dove potrà aver luogo, visto che tra i tanti pregi ha il difetto di non avere il mare.
Sono già tante le sedi proposte e le città autocandidatesi per ospitare questo evento di grande prestigio internazionale.

Alcune anche italiane, ma la scelta si baserà su uno studio approfondito delle condizioni logistiche e meteorologiche  per poter offrire alle imbarcazioni in gara un campo di regata appropriato.

E così, con le sedi italiane incatenate dalla miriade di permessi ed autorizzazioni, pesante fardello della nostra burocrazia, in dubbio il Portogallo per le sue onde oceaniche e l'assenza di un piccolo tratto di mare riparato.       

Presumibilmente scartate le proposte di Boston e Dubai per il desiderio di Bertarelli di gareggiare in Europa, allora restano in pole le Baleari e forse anche Marsiglia.

Quel che è certo, è che la Coppa è ritornata in Europa e la sfida a neozelandese (TNZ) e americana (Golden Gate Yacht Club, Challenger of Record ufficiale) partirà presto.
 

di Kristian Guttadauro



(foto di Max Ranchi)