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24 gennaio 2002
"Cancellato
l’articolo 71 della manovra"
Le Spiagge non si vendono, arriva il primo stop dalla commissione
Finanze del senato
Primo
round a favore degli ambientalisti nella battaglia per la cancellazione
della norma sulla vendita delle spiagge. Passato un emendamento abrogativo
dell'articolo 71 della Finanziaria.
In
data 24 gennaio alla commissione Finanze
del Senato, è passato un emendamento abrogativo dell'articolo 71 della Finanziaria.
Ora questa disposizione deve passare in aula e poi alla Camera, quindi
solo un primo passo è stato compiuto.
L’emendamento
è stato presentato ufficialmente da Antonio Girfatti, relatore del Ddl
di conversione del decreto legge 452/2001 relativo a giochi
e scommesse, rimborsi sull’Iva. Ma
è il risultato di numerose istanze abrogative provenienti da maggioranza
ed opposizione. L’articolo
71 della legge 448/2001 (vedi <<Il Sole 24 Ore>> del 9 gennaio) aveva suscitato un vespaio di polemiche da quando gli ambientalisti
si erano resi conto che, dietro una formula apparentemente innocua,
poteva celarsi una sanatoria dell’abusivismo sui beni demaniali, con
conseguente vendita dei beni proprio agli autori degli abusivi. In realtà
(vedi <<Il Sole 24 Ore>> del 19 gennaio), con l’estensione
su tutto il territorio nazionale delle norme della legge 177/92, si
sarebbe dovuto dare ai Comuni la possibilità di vendere ai privati occupanti
(anche senza titolo) i beni demaniali, esclusi però i beni di uso pubblico.
Naturalmente, dati gli enormi interessi in gioco, si stavano formando
interpretazioni assai diverse sulla portata della norma. I concessionari
dei <<bagni>> della Versilia stavano già inviando domande
di acquisto delle spiagge, mentre la Regione Emilia Romagna chiariva
che proprio i bagni, erano da considerarsi di uso pubblico e quindi
non cedibili. Toscana e Campania annunciavano ricorsi alla Corte costituzionale,
mentre alcuni studiosi sottolineavano l’opportunità delle <<privatizzazioni>>
di beni che altrimenti sarebbero caduti nell’abbandono. Il Governo ufficialmente
sconfessava la norma ma il sottosegretario alle comunicazioni, Massimo
Baldini (Fi), nel 2001 sosteneva la privatizzazione delle spiagge e
anzi aveva già presentato una proposta analoga nel 1996.
Insomma,
gli interessi in ballo sono grossi e forse non si fermano alle firme
dei quattro deputati del Ccd che avevano introdotto l’articolo 71 nella
discussione parlamentare della Finanziaria 2002. la levata di scudi,
però, è stata tale che praticamente tutti o quasi i partiti si sono
detti favorevoli a una rapida cancellazione della norma.
E,
stando al voto in commissione Finanze del Senato del 24 gennaio, sembra che
per ora l’intento comune sia questo. È un risultato importantissimo, perché stava crescendo un movimento che faceva una bandiera dell’abuso in area demaniale, e che puntava alla vendita e alla privatizzazione
delle spiagge.
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