14 giugno 2002 |
Agenzie
di stampa
Prima
Pagina
è
un servizio di Albaria per evidenziare
alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria
Magazine
Pubblicazioni Copyright
© 1997 Albaria Magazine |
AMBIENTALISTI A TUTELA DI UNA DELLE SPIAGGE PIU BELLE DEL MONDO: MONDELLO
|
||
Tutto questo è dentro la città di Palermo e a completa disposizione
della comunità internazionale. |
Le foto ritraggono la spiaggia di Mondello prima e dopo il montaggio delle cabine dello stabilimento balneare (periodo - 2001/2002) che la società “immobiliare Italo-Belga” ha ricevuto i diritti di concessione compreso lo Stabilimento in muratura sede permanente del ristorante Charleston per venti (dicasi venti) anni – dal 1992 - del demanio al costo di circa diecimila euro (circa 20milioni di vecchie lire) per impedire alla collettività di poter utilizzare pubblicamente una grande porzione della città di Palermo. |
||
L’accesso è consentito, certo, ma solo agli estremi di una lunga
spiaggia. Non c’è spazio per chi, residente, turista, altro non chiede
che di raggiungere un attimo di effluvio salmastro, di inalazioni di
iodio, di mare. All’insegna del business a tutti i costi, una società – l’immobiliare italo-belga – reclama i suoi diritti e, contestualmente, azzera i diritti fondamentali del resto del mondo sotto gli occhi distratti delle autorità cittadine. Questa società “immobiliare” ha ricevuto i diritti di concessione della spiaggia di Mondello che comprende anche lo Stabilimento ed il ristorante Charleston sul mare per ben venti (dicasi venti) anni – dal 1992 - del demanio alla modica cifra di circa diciannove milioni delle vecchie lire. Circa diecimila euro per impedire alla collettività di poter utilizzare pubblicamente una grande porzione della città di Palermo. Il tutto con ricavi esorbitanti al punto tale da rendere impossibile l’effettivo introito della società concessionaria. E già, perché ogni “utente” munito di tessera sborsa cifre sicuramente esorbitanti che non possono essere giustificate dai servizi resi, né danno giustizia alla anomala privatizzazione di un bene pubblico prezioso non soltanto per i palermitani ma per l’intera nazione. Una situazione questa contestata da tutti gli schieramenti politici dagli uomini di sinistra, di centro, di destra, un’ingiustizia che continua ad essere sopportata dagli uomini di questa terra che amano il mare. Chi può fermare tale scempio? Chi ha il dovere di stoppare la deturpazione di una spiaggia che il mondo invidia a Palermo, alla Sicilia, all’intera nazione? La risposta è semplice e complessa al tempo stesso. Lasciamo alla fattività di Legambiente il compito di farsi portavoce, sensibile com’è ai problemi di Mondello; a Legambiente va anche il merito di avere “sensibilizzato” quelle forze cittadine che si sono mobilitate per risolvere il problema - emergenza inquinamento del mare (che necessita ancora della definizione del sistema fognario per il totale disinquinamento). Legambiente Sicilia, raccogliendo le contestazioni di migliaia di cittadini, le ha concentrate in un’ingiunzione che i suoi legali hanno trasmesso alla Capitaneria di Porto di Palermo, all’Assessorato Territorio ed Ambiente e al Comune di Palermo; nell’ingiunzione chiede in maniera forte, determinata e motivata di revocare la concessione della spiaggia di Mondello. Un atto legale per innestare un procedimento amministrativo a seguito delle inadempienze consumate prima e dopo il 1992 fino ai nostri giorni, di gestione dell’arenile di Mondello.
|
|||