Agenzie di stampa
Adnkronos
Agenzia Italia
Ansa
Asca
France Press
Italpress
Reuters
Associated Press
EUROMETEO.COM
Prima
Pagina è
un servizio di Albaria per evidenziare alcuni
avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in
seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria
Magazine
Pubblicazioni
Albaria Magazine
Copyright © 1997 Albaria
Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale
di Palermo
E-mail: albaria@tin.it
|
|
DAL GIORNALE DI SICILIA
DEL 22 febbraio 2001
SPECIALE: Occhio Sulla Città -
Mondello
MONDELLO
PERIZIA DEI PM: LE FOGNE O ADDIO BAGNI
Il Consulente nominato dalla Procura avverte: Senza i nuovi scarichi
l'estate sarà rovinata dall'inquinamento. Ma i lavori sono fermi.
L'appalto è bloccato dal dicembre del '99:
realizzati
solo 30 chilometri su 70 Occorre una perizia di variante, contenzioso
aperto tra il Comune e l'impresa. La falda impregnata dai liquami
Inquinamento a Mondello, la
procura della Repubblica chiama a rapporto il Comune, elenca le cause che
hanno portato i cartelli col divieto di balneazione l'estate scorsa, e fra
le cose da fare subito mette al primo posto il completamento della rete
fognaria di Mondello: troppi ritardi su quell'appalto, i lavori fermi da
un anno e mezzo vanno ripresi immediatamente.
La corsa dell'amministrazione comunale è già scattata. Tre conferenze di
servizio nell'ultimo mese, il commissario Guglielmo Serio che richiama al
lavoro i tecnici. L'appalto è fermo perch‚ aspetta una perizia di
variante e finora quattro direttori dei lavori non hanno saputo
individuare la soluzione. Ma adesso c'è la svolta: non si farà più la
parte di fognatura destinata alle acque piovane, le acque bianche,
l'appalto sarà ridotto e si farà solo la rete per le acque nere. Lavori
contenuti per fare presto. All'orizzonte di Mondello si profilano nuvole
giudiziarie e l'appalto fermo dal dicembre '99 va ripreso subito: solo una
nuova fognatura potrà fermare l'inquinamento, lo dice il perito della
Procura.
Nell'inchiesta sulla spiaggia chiusa, il sostituto Rita Fulantelli ha
scelto un tecnico e l'ha incaricato di una relazione sulle cause
dell'inquinamento ed i rimedi. Il professor Giuseppe Giordano, ordinario
di Idraulica agraria a Ingegneria, ha individuato il primo colpevole, è
il ferro di cavallo: dovrebbe portare a mare solo le acque bianche e
invece "è stato usato come fognatura".
I collettori che portano al ferro di cavallo sono "fortemente
inquinati", e fra l'altro il canalone non è impermeabile: dal fondo
lascia passare i liquami che si infiltrano nel terreno e vanno a finire a
mare insieme alle infiltrazioni delle centinia di pozzi neri privati,
scavati senza regole e permessi. Fra l'altro, l'inquinamento arriva anche
da sottocosta. La falda impregnata di liquami trasuda sott'acqua lungo
tutta la battigia. "A conferma che non è solo il ferro di cavallo a
inquinare Mondello", dicono dall'Amap il consigliere di
amministrazione, l'ingegnere Marco Antonio Rizzo, e il presidente
designato dall'ex sindaco Orlando, Giuseppe Cappellani.
Mondello, un caso grave: è inquinato il territorio. Si vede anche dalle
foto aeree scattate nel marzo dell'anno scorso. C'è una fascia scura
nell'acqua lungo la riva, sono i colibatteri che arrivano dalla terra
ferma e si sommano a quelli che escono dal ferro di cavallo ai due
sbocchi, al Gabbiano e al Circolo Lauria. Il consulente della procura
scrive che il ferro di cavallo è ostruito da liquami pietrificati nei
decenni e oggi il liquido trova un passaggio utile di soli 50 centimetri.
Fra le cose da fare c'è la "realizzazione degli allacci fognari nei
tratti di rete funzionali", cioè nei tratti già realizzati e che
sono già collegati al depuratore di Fondo Verde. Vanno fatti anche
"i controlli sulle anomalie negli impianti di sollevamento che
portano a Fondo Verde, vanno alleggeriti gli scarichi neri sul ferro di
cavallo, i prelievi per l'esame delle acque vanno fatti anche in inverno
due volte al mese in corrispondenza degli sbocchi a mare del Lauria e del
Gabbiano". Ma soprattutto la ripresa dei lavori per la rete idrica.
L'appalto è stato aggiudicato alle imprese Iter Ravennate e alla
palermitana Sices col ribasso del 23 per cento: 16,5 miliardi per
realizzare una settantina di chilometri di fognature per acque nere e
bianche. Inizio dei lavori nell'aprile '97, sospesi nel dicembre del '99
quando i chilometri realizzati sono circa trenta.
Tutto fermo perchè si scopre che non si possono scaricare le acque
bianche nel ferro di cavallo: è otturato da "settanta anni di
liquami pietrificati", dicono i dirigenti dei Lavori pubblici. Il
Comune si ritrova a un bivio: o pulire il ferro di cavallo, e ci vogliono
quindici miliardi e un anno di lavoro, oppure rinunciare alla rete per le
acque bianche, ("si farà con un progetto successivo", dicono
dai Lavori pubblici) e puntare solo sulla rete per i liquami.
E la perizia di variante che dovrà essere avallata dal commissario
Guglielmo Serio fa proprio questa scelta: scorporare le condotte nere
dalle bianche, "ridurre la spesa ma superare l'ostacolo e arrivare
prima possibile al disinquinamento di Mondello". Ma i conti dei
tecnici parlano di tempi lunghi: una decina di anni.
Intanto i tecnici dell'Amap hanno iniziato la pulizia del ferro di
cavallo. Su una lunghezza di 2.658 metri, ne sono stati ripuliti 900. E
anche le imprese hanno aperto i contenziosi per i ritardi del Comune e le
incertezze su cosa fare: la richiesta di danni sta fra gli otto e i dieci
miliardi.
Delia Parrinello
Sondaggio di
SiciliaOnLine sul destino della spiaggia
Legambiente e Albaria
vedono nero nel futuro del lido
(rlm) La stagione balneare è
a rischio, dice pure Legambiente Sicilia, perch‚ è irrisolto il
problema degli scarichi fognari. Mancano un pugno di mesi e il pensiero già
corre all'estate, a quando la spiaggia sarà presa d'assalto dai
vacanzieri, a quando ci si chiederà se l'emergenza dello scorso agosto,
quella che portò al divieto di balneazione, è cessata oppure no. Per
Legambiente Sicilia e per il Club Albaria di Mondello è
"impensabile" riavviare la stagione balneare a meno che non si
metta in atto un sostanziale riassetto del sistema fognario. E l'Amap
assicura che sono già in corso interventi mirati.
In merito a Mondello, comunque, da un'inchiesta avviata dal Portale
Internet www.siciliaonline.it, emerge inoltre la necessità di
"riorganizzare" la borgata marinara e la sua complessa vita
estiva. Dal sondaggio avviato sul portale risulta che il 44 per cento dei
votanti vorrebbe affidare la gestione della spiaggia a una società che
ottimizzi l'organizzazione degli spazi (balneazione, ristorazione,
sport...); il 31 per cento riterrebbe opportuno pianificare ex-novo i
servizi, dalla rete fognaria al sistema dei trasporti; mentre il 23
preferirebbe incentivare nuove politiche culturali che animino la borgata
anche nei mesi invernali. E quanto al dilemma "capanne sì, capanne
no", interviene ancora Legambiente Sicilia: "Riteniamo opportuno
rendere fruibile la passeggiata a mare nella sua totalità in ogni
stagione - spiega il segretario regionale Giuseppe Messina (nella foto) -.
Abbiamo chiesto a Comune e Demanio una gestione della spiaggia più
razionale e meno privatizzata". L'incarico è affidato da tempo alla
società Italo Belga che, più volte interpellata in merito, non ha voluto
replicare.
Intanto, raccolta l'adesione di diversi rappresentanti della vita politica
e sociale di Palermo, il Club Albaria ha inviato alla Capitaneria di Porto
e all'assessorato regionale al Territorio una richiesta per
"l'aumento dei varchi per l'ingresso libero al mare e l'ampliamento
del corridoio pubblico per le attività veliche: due proposte - spiega
Vincenzo Baglione, direttore dell'Albaria - necessarie per migliorare la
fruizione della spiaggia e del mare, nel corso dell'anno, da parte di
tutti".R. L. M.
Allacci abusivi,
solo40siautodenunciano
Circa 3500 gli scarichi fuori legge.
Cento in viale Galatea riconvertiti su ordine della magistratura. Amap al
lavoro tra vasche e "ferro di cavallo".
Mondello verso l'estate, sono
in corso i lavori per evitare l'inquinamento ma colibatteri e
streptococchi forse resteranno padroni del mare. Saranno un po' meno di
quelli dell'estate 2000 "e comunque non in misura tale da chiudere
per inquinamento come è avvenuto l'anno scorso": lo assicurano i
dirigenti dell'Amap, l'azienda acquedotto che è responsabile della
manutenzione ordinaria delle fognature e del ferro di cavallo. Intanto però
ci sono i primi numeri della campagna contro i colibatteri. Su circa 3.500
titolari di allacci fognari inquinanti, non collegati alle fognature ma
attaccati abusivamente al ferro di cavallo o a pozzi privati, sono solo 40
i residenti che hanno presentato istanza all'Amap per la riconversione. Ci
sono poi cento famiglie che saranno riconvertite d'ufficio in viale
Galatea, su richiesta della magistratura che ha individuato la loro
connessione anomala. In tutto 140 allacci ripuliti prima dell'estate.
Tutti gli altri, tremila e passa, aspettano il grande risanamento
predisposto dal sub commissario Silvia Coscienza, nominato dalla Regione
per l'emergenza. Ma i percorsi di sanatoria sono entrambi al palo.
L'autodenuncia prevede il pagamento anticipato dell'allaccio, anche 6-7
milioni. Il risanamento collettivo prevede invece solo il pagamento di un
anticipo e la speranza che il resto venga fuori dalle casse comunali. Due
strade comunque bloccate. Una ferma a 40 istanze, l'altra impelagata in
progetti, pareri, il no del Genio Civile e alte consulenze.
Risanamento collettivo. Novembre 2000, Silvia Coscienza affida la
realizzazione dei tremila allacci alla Iter Ravennate, l'appaltatrice
della rete fognante. Non tutti e tremila si possono fare perchè la rete
non c'è e vengono ridotti a mille. Tocca all'Amap fare il progetto da 3,3
miliardi. Il Genio civile lo blocca: gli allacci porteranno i liquami al
depuratore di Fondo Verde e poi li reintrodurranno insieme a tutti gli
altri nelle fognature che scaricano ai Cantieri navali, è vero - si
chiede il Genio - ma se già le pompe di sollevamento stentano, come
faranno a reggere quando il carico sarà più forte? Per rispondere a
questa domanda l'ex assessore ai Lavori pubblici Franco Miceli aveva
istituito una commissione di tecnici che però è "caduta"
insieme alla giunta. Il subcommissario Coscienza ha chiesto allora il
supporto tecnico della Sogesid, una azienda specializzata nel settore
"e adesso stiamo aspettando lo studio di inquadramento" dice
Cappellani.
Questo è lo stato degli allacci: tempi lunghi, mentre l'Amap lavora per
una estate meno inquinata. Sta costruendo una vasca in via Mater Dei, che
intercetterà i collettori prima che scarichino nel ferro di cavallo:
"E' un modo per alleggerire il carico fognario nel canalone, la vasca
sarà pronta prima dell'estate". Ha realizzato una seconda paratia
allo sbocco del canalone, "che fa da camera stagna". In via
Mongibello ha in corso un "intervento esplorativo" per scovare
allacci inquinanti. E sta ricostruendo lo sbocco del ferro di cavallo al
Lauria, crollato il 2 febbraio scorso. Colibatterio in più o in meno, e
tolti i 140 allacci ripuliti entro giugno, a Mondello i bagni 2001 saranno
a rischio come quelli 2000. E il disinquinamento totale soltanto nel 2011.
D. P.
Gli accertamenti dei
caschi bianchi del Nopa sulle fognature
I vigili proseguono i controlli:
le vie da passare al setaccio
(gica) Controlli a tappeto
dei vigili urbani a caccia di scarichi abusivi a Mondello. Oltre trecento
le case visitate dai "caschi bianchi" per verificare se i
proprietari hanno effettuato l'allacciamento alla fognatura. La maggior
parte di loro non sarebbe in regola.
L'operazione è condotta dalla polizia municipale del Nopa, il nucleo
operativo protezione ambiente, e sinora ha interessato le abitazioni che
si trovano in via Iandolino, via Carbone, viale Galatea, viale delle Palme
e alcune traverse di quest'ultimo viale. Quindici gli agenti che da oltre
un mese sono al lavoro ogni giorno. I vigili chiedono ai proprietari la
certificazione relativa all'allaccio fognario e poi annotano tutto. I
risultati quindi saranno trasmessi all'Edilizia privata del Comune, all'Amap
e alla Provincia. Per chi non è in regola sarà l'assessorato provinciale
al Territorio a stabilire l'ammontare della multa, si tratta di una
sanzione amministrativa. La multa scatta per chi effettua gli scarichi
direttamente nel canalone oppure nei pozzi neri: chi non ha fatto
l'allacciamento si può rivolgere all'edilizia privata del Comune.
Tremila le abitazioni che saranno passate al setaccio dai vigili: villini
e palazzi di una novantina di strade dalla piazza di Mondello sino all'Addaura.
Il via libera all'intervento era stato disposto da un'ordinanza dell'ex
sindaco Leoluca Orlando. L'obiettivo del Comune è quello di trovare una
soluzione definitiva al problema dell'inquinamento del mare. Per tutta
l'estate, infatti, davanti ai due sbocchi del "ferro di cavallo"
i coliformi hanno superato il limite consentito dalla legge. Dall'estate
scorsa sull'inquinamento del mare di Mondello indaga la magistratura.
Parallelamente ai controlli nelle case, proseguono pure gli accertamenti
da parte della polizia municipale marittima per quanto riguarda gli
allacciamenti fognari nella zona della piazza. "Qui nessuno più
scarica liquami nel "ferro di cavallo" - dice l'ispettore
Giorgio Piazza, che conduce le indagini sull'inquinamento a Mondello -
perchè l'Amap ha convogliato i liquami nella condotta fognaria
preesistente che li porta all'impianto di sollevamento di via Palinuro".
In base al provvedimento del Comune, i controlli interesseranno le
seguenti altre strade: viale Principe di Scalea, viale Principessa Elena,
lungomare Cristoforo Colombo, via Giovanni da Cartagena, Margherito da
Brindisi, Gualtiero da Caltagirone, Pietro Rombulo, Pitea da Marsiglia,
Guevara, Annone Eraclea, Principessa Mafalda, Principe Umberto, piazza
Caboto, via Orfeo, Colonia Marina, Principessa Giovanna, Principessa
Iolanda, Cerere, Margherita di Savoia, Saline, Nuova Buffa, Cà da Mosto,
Italia, Venere, Alliata, Geranio, Argonauti, Saturno, Niobe, Giasone,
Euridice, Garofalo, Delle Sirene, Mater Dei, Giunone, Mattei, Cavarretta,
Cloe, Timeo, Cortile I, Porta Di Mare, Prometeo, Polluce, Castore, Buffa,
Nettuno, Icaro, Rosciglione, Amarilli, Serenità, Cupido, Tuberosa,
Glicine, Ciane, Fiori, Russo, Fragapane, Euterpe, Ferrante, Esperia,
vicolo Mancuso, Diana, Pandora, Atlante, Gallo, Vello d'Oro, Pedone,
Mercurio, Aiutamicristo, Calpurnio, Tolomea, Li Greci, Elpide, Mongibello,
Proteo, Nereo, Pindaro, Tolomea, Zeusi d'Eraclea, Asterope, Niso, Mondello,
Aiace, Diomede, Apollo, Eurialo, Torre di Pilo, Pazienza e Stesicoro. Gi.
Ca.
Mondello, nulla di fatto
per le vie Palinuro e Aiace
(sari) Mondello, tutto invariato per il tappo di via Palinuro e via Aiace,
mentre la Pedemontana è irrealizzabile perchè la zona è soggetta alla
caduta dei massi e comunque c'è il no del Genio Civile. Questo è quanto
emerso da un incontro tra il vice commissario Salvatore Rocca e i
residenti. Per via Palinuro i proprietari non intendono arretrare di quel
metro e quaranta che serve al Comune per realizzare il marciapiede.
|