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DA la REPUBBLICA DEL 7 giugno 2001

Mondello, aperto solo un varco
"Denunciate il mare negato"

Legambiente lancia una campagna e invita i cittadini a segnalare tutte le zone non raggiungibili. Indagine della capitaneria di porto

ISABELLA NAPOLI

CONTRO l'invasione del litorale di Mondello, Legambiente lancia la campagna per gli accessi liberi al mare. Dopo la denuncia dell'Albaria contro l'occupazione selvaggia delle cabine, la segreteria regionale di Legambiente scende in campo e chiede a tutti i cittadini di segnalare i casi in cui è impedito il libero passaggio al mare. Il litorale di Mondello, con soli due accessi al mare per più di due chilometri, non garantisce, secondo Legambiente, uno dei diritti fondamentali della collettività. Mancano pochi giorni all'inizio della stagione balneare, e dei due varchi pubblici al lido ne è stato aperto solo uno. L'entrata poco prima dello stabilimento è ancora sbarrata e l'unica apertura, quella all'altezza dell'Albaria, è stata ridotta di circa un metro. La spiaggia dovrebbe avere ben dodici varchi, dieci in più di quelli esistenti secondo una sentenza della Corte di cassazione del 6 febbraio scorso che indica come criterio di migliore fruibilità del mare un varco ogni 150 metri di litorale. «Abbiamo già ricevuto decine di segnalazioni proprio su Mondello - dice Giuseppe Messina, segretario regionale di Legambiente - ancora una volta la stagione balneare inizia e continuano ad esserci casi di mare negato ai cittadini».
Sui varchi pubblici ed in particolare sull'esposto dell'Albaria contro la presenza di undici cabine che invadono l'unico accesso ai bagnanti, la capitaneria di porto ancora non si sbilancia. «Stiamo effettuando i controlli sul litorale - è la risposta di Alfio Di Stefano, caposezione del demanio amministrativo della capitaneria - e verificando se è possibile spostare il varco già esistente di alcuni metri più al centro del litorale. La questione del numero di accessi deve essere valutata con l'assessorato regionale al Territorio e all'ambiente». Secondo la capitaneria, non c'è una misura precisa in metri dei varchi al mare. «Basta che siano fruibili dalle persone comuni e dagli handicappati - prosegue Di Stefano - tassativo, invece, il limite di cinque metri dal mare, che non può essere occupato nemmeno con concessione demaniale». In realtà, in vari punti, come fra l'Albaria e il Baretto, i cinque metri si riducono notevolmente. «Spesso sono gli stessi proprietari delle capanne che invadono con sedie e ombrelloni la battigia» lamenta Vincenzo Baglione, direttore del club Albaria.
Anche a Capo Gallo, il passaggio al mare è negato dalla proprietà privata dei Vassallo. «Dovrebbe esserci in atto un esproprio del Comune» azzarda Di Stefano. Ipotesi, però, che il responsabile degli affari legali del comune Giulio Geraci ancora non conferma: «Devo verificare se ci sono procedimenti contenziosi o se sono stati richiesti pareri per procedere all'espropriazione». Chi volesse contribuire alla campagna di Legambiente con le proprie segnalazioni, può farlo compilando una scheda che l'associazione ambientalista sta distribuendo in questi giorni. Il modulo si può anche scaricare dal sito wwa.legambiente.sicilia.it e inviare all'indirizzo email legasici@gestelnet.it.