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DA la REPUBBLICA DEL 5 agosto 2001 Tram, bici, traghetti, passeggiate ISABELLA NAPOLI NON poteva mancare all'appello lanciato da "Repubblica" per ridisegnare il volto di Mondello una delle associazioni più radicate nel territorio della borgata. "Salvare Mondello" è da una dozzina d'anni un punto di riferimento per residenti e villeggianti. Riccardo Agnello, ambientalista e designer, uno dei soci fondatori, si fa portavoce del progetto dell'associazione che prende spunto da una ricorrenza degna di nota: i cento anni di Mondello. «Mondello - racconta Agnello - venne risanata nel 1901, e nel 1911 fu data la concessione del litorale alla Societé de tranvais de Palerme con sede a Bruxelles, quella che oggi è la Società ItaloBelga. Allora era stata progettata bene, con un tram e un battello che faceva la spola dalla Cala allo stabilimento. C'erano una serie di chioschi, dove si vendevano gelati e frutti di mare, e le piste ciclabili. Di tutto questo si è persa memoria». Il restyling della borgata deve partire, secondo l'associazione "Salvare Mondello", proprio da un recupero della memoria storica. Quindi via libera alla linea tranviaria, a un collegamento con Palermo anche via mare, dopo avere adeguato le strutture del porticciolo, a un migliore funzionamento delle piste ciclabili già esistenti ma anche alla pedonalizzazione di tutto il viale Regina Elena. «Proprio com'era un tempo - continua Agnello - quando all'ingresso di Valdesi c'erano due ceppi in pietra con un grosso gancio, che con una catena delimitavano il viale rendendolo pedonale. Ce n'è ancora uno di fronte a Villa Gregorietti, in piazza Valdesi». Ma il progetto che sta più a cuore a "Salvare Mondello" è l'apertura di un museo sull'antica tonnara, che rimase in funzione fino agli anni Cinquanta. «Si trattava di una tonnara risalente al 1400 - racconta Riccardo Agnello - e si estendeva dall'antica torre vicino alla piazza fino allo spazio ora occupato da "Renato Bar" e "Antico Chiosco". Proprio la torre sarebbe una sede appropriata per il museo. Ma il richiamo all'antica tradizione della tonnara potrebbe essere inserito in gadget come magliette e menù di locali e ristoranti». Una sistemazione della piazza più vicina all'antico assetto testimoniato dalle foto d'epoca e il ripristino delle caratteristiche indicazioni in ferro battuto ai margini delle strade completerebbero la ristrutturazione architettonica della borgata. Che per "Salvare Palermo" dovrebbe essere gestita da un prosindaco, un'autorità autonoma, se l'attuale settima circoscrizione non può essere trasformata, come aveva proposto qualche mese fa Agnello, in un Comune indipendente da Palermo. «Anche questo sarebbe un ritorno al passato ma nell'ottica di una migliore gestione dei problemi della borgata - spiega Agnello - fino a prima della seconda guerra mondiale, infatti, il prosindaco poteva intervenire con pieni poteri nella zona. E agli inizi dell'Ottocento esistevano i Comuni riuniti di Pallavicino e Partanna Mondello». Anche la gestione del litorale è un capitolo che sta a cuore all'associazione. Per garantirne una migliore gestione, la spiaggia dovrebbe essere suddivisa in un numero congruo di stabilimenti, da quattro a sei. In questi lidi privati, gli utenti potrebbero effettuare sport acquatici o da spiaggia, come il beach volley, e cimentarsi in gare come quella dei castelli di sabbia che si svolgeva in passato. «È opportuno anche fornire ai turisti servizi come il noleggio dei gommoni nel golfo - dice Agnello - Senza andare troppo lontano, un esempio di spiaggia attrezzata cui può ispirarsi Mondello è il lido Tropical di Capaci: poche cabine, molto funzionali, un punto ristoro, e nel resto della spiaggia solo lettini e ombrelloni. Si possono fare immersioni, noleggiare gommoni per gite nei dintorni, fare ginnastica all'aperto e ascoltare buona musica. E non siamo a Rimini né a Riccione». |