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DA la REPUBBLICA DEL 7 agosto 2001

Le cattive abitudini
di bagnanti e residenti


DAVIDE CAMARRONE


Ben venga la liberazione della spiaggia di Mon¬dello dalle cabine, ma atten¬zione: vi sono un paio di con¬dizioni minime da rispetta¬re, affinché l'abbattimento di ogni filtro - sia pure im¬proprio - consenta ai paler¬mitani di non rendere anco¬ra più invivibile l'amatissima spiaggia ItaloBelga. La pri¬ma è quella di riportare Mon¬dello alle sue reali dimensio¬ni, liberando Capo Gallo dal¬lo stato di enclave privata nel quale si trova da tempo im¬memorabile e consentendo l'attrezzatura di altre aree al¬l'Addaura. La seconda è quella di rendere più rapido e concreto il risanamento del¬la costa orientale. E cioè, in poche parole, bisogna sgra¬vare la baia di Mon¬dello dal ruolo di spiaggia unica.
Non solo. La sab¬bia, dicono, arretra. Aggiungono gli esperti che bisogne¬rebbe allungare il braccio del circolo Lauria per ricostrui¬re il lungomare. Vero o falso? I colori del mare vanno spes¬so dal grigio al verde, passan¬do per altre sfumature ancor meno gradevoli. Eppure si dice che l'acqua sia pulita e che i colibatteri fecali siano nei limiti di sicurezza. Non ne sarei onestamente tanto sicuro. Vigila come dovrebbe la Guardia costiera sul vezzo palermitanissimo della gita in motoscafo da 300 metri, dall'attracco alle boe di Mondello? La spiaggia biso¬gna pulirla davvero: il cam¬pionario di oggetti e rifiuti che al mattino uno trova me¬scolato alla sabbia è davvero indegno, oltre che pericolo¬so.
Ancora. La zona pedonale non può penalizzare ulte¬riormente i residenti, che so¬no tanti e soffrono parecchio durante il periodo estivo, per l'incremento della popola¬zione e dei visitatori diurni e notturni. Dunque, mante¬niamo l'autorizzazione al¬l'accesso dei residenti. Au¬mentiamo la vigilanza, ed eliminiamo la piaga - vio¬lenta, vi assicuro - dei po¬steggiatori abusivi. Come si può pensare di affidare all'A¬mat la vigilanza dei parcheg¬gi solo dalle 8 alle 20? Alle 20 e un minuto c'è i1 cambio del¬la guardia: vanno via gli uo¬mini in blu, arrivano quelli in maglietta, pantaloncini e marsupio. E poi facciamo ri¬spettare le zone rimozione, ancora militarmente occu¬pate dalle truppe dei par¬cheggiatori abusivi.
Incrementiamo i1 traffico pubblico, i collegamenti con bus navetta e - perché no? - il trasporto su veicoli elet¬trici o comunque non inqui¬nanti, anche di grandi di¬mensioni (bus). I1 vaporet¬to? Buona idea. Ma ho il so¬spetto che, al pari di certe ri¬dicole piste ciclabili, serva più al fumo che all'arrosto. Poi, lavoriamo ai servizi, pubblici e privati, al¬l'accoglienza di resi¬denti, turisti e visita¬tori (la guardia medi¬ca, per esempio, mi pare del tutto inade¬guata: per dimensio¬ni, per addetti e per¬sino per la presenza di auto e motorini di¬nanzi all'ingresso). Mondel¬lo paese, inoltre, non può più essere solo una grande ro¬sticceria a cielo aperto (e dunque, adeguiamo la poli¬tica del rilascio delle licenze commerciali, da diversifica¬re). Attenzione all'occupa¬zione del suolo pubblico: so¬no autorizzati o abusivi gli spazi cementificati da bar e chioschi sul lungomare?
Infine, un piccolo sfogo. La rete elettrica è, diciamo, a ri¬schio e pericolo dei residen¬ti, che difatti si attrezzano con stabilizzatori di varia na¬tura, per evitare che gli elet¬trodomestici vadano in pez¬zi. I1 servizio raccolta rifiuti è penoso. L'illuminazione notturna è carente. La per¬manenza dei cosiddetti «tap¬pi» (le strade lasciate a metà e mai terminate, veri vicoli cie¬chi) e altre originalità (ad esempio nella zona di via To¬lomea) è ingiustificabile. Chiuderei col delizioso vez¬zo di molti residenti di rive¬stire accuratamente spiaggia e marciapiedi con le loro cac¬che dei loro cani. Ma mi sono lamentato già abbastanza.