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DA LA REPUBBLICA di Palermo del 27 luglio 2001

Blitz contro la sosta selvaggia
Mondello divisa sulle zone blu

Ieri una trentina di bagnanti colpiti dalla rimozione forzata. Nell'ultimo mese siamo già a quota 860

LUIGI LUZZIO

Un altro giorno per strada ed è ancora blitz. La morsa della polizia municipale contro gli automobilisti indisciplinati che affollano le vie di Mondello continua. Ieri mattina sono stati quindici i ragazzi multati perché sorpresi a guidare lo scooter senza casco: «una rischiosa abitudine che cerchiamo di cancellare», spiegano i vigili in servizio nella borgata marinara. Ma il controllo non si è fermato qui. Dolenti note soprattutto per chi ha preferito rischiare la sorte parcheggiando nelle zone in cui è in vigore il divieto di sosta permanente, evitando così di spendere mille lire all'ora per lasciare l'auto all'interno delle zone blu. Ventisette sono le vetture multate ieri dai vigili che, dopo avere rilevato l'infrazione, hanno provveduto anche ad avvisare gli operatori dell'Amat che si occupano della rimozione delle auto «fuorilegge». Insomma, un epilogo un po' amaro della giornata balneare per chi ha cercato di sgattaiolare tra le norme del codice della strada, con il pagamento di una multa di 57.300 lire.
La sinergia tra i vigili e gli operatori dell'Amat procede a vele spiegate, sull'onda dei grandi numeri. Nell'ultimo mese, infatti, sono state 860 (una media di 36 al giorno) le auto prelevate dai mezzi dell'azienda speciale di via Roccazzo. Un lavoro di repressione del fenomeno del parcheggio selvaggio al quale hanno contribuito non poco gli agenti del comando di via Dogali, dislocati lungo tutto l'asse che collega Valdesi a Capo Gallo.
Ma il controllo costante delle strade spacca in due fazioni la gente di Mondello: da un lato i residenti e gli stanziali, dall'altro i bagnanti occasionali. E basta fare quattro passi sulla spiaggia, tra cabine ed ombrelloni, per raccogliere malumori ed apprezzamenti verso questa operazione. «Finalmente dopo anni che qui si viveva alla mercé degli indisciplinati - spiega Antonio Marino - adesso tutto è tornato alla normalità. Le auto non affollano più le strade e soprattutto non bloccano l'accesso alle case». Pollice ritto per i controlli a tappeto anche da parte di Enzo Migliore che rincara la dose: «Chi viola il codice della strada è giusto che paghi. Mi auguro che questi controlli continuino anche durante l'inverno». Ma come tutte le medaglie anche questa ha il suo rovescio e i toni di chi è contrario alle ronde dei vigili non sono certo pacati. La proposta che va per la maggiore tra gli oppositori è quella di abolire alcuni divieti di sosta e trasformarli in zone di parcheggio libero. «Per due domeniche consecutive - racconta Santino La Barbera - ho cercato un buco dove lasciare l'auto. Dopo un'ora trascorsa a girare a vuoto ho deciso di rischiare, ma sono stato beccato. Se ci fossero più zone dove posteggiare questo non sarebbe accaduto». A fargli eco ci pensa Elisa Manno, madre di tre bambini. «Dopo che mi hanno rimosso l'auto per due volte ho deciso di venire al mare con l'autobus. Io trascorro in spiaggia circa sei ore tutti i giorni e non posso certo permettermi di pagare mille lire ogni ora per lasciare l'auto in sosta. O si aboliscono queste zone blu oppure si creano più parcheggi». Ma ieri è stato anche un giorno impegnativo per i medici del presidio di viale Regina Margherita. Quarantacinque pazienti da visitare, medicare e addirittura trasportare in ospedale come è accaduto ad Alessandro Augello di 16 anni. Ieri mattina, dopo un tuffo in una zona di bassa marea ha riportato una ferita sul sopracciglio destro, una contusione poco sopra il taglio ed un medio trauma cranico con ripercussioni sulle vertebre cervicali. Una diagnosi che ha spinto Gioacchino Fricano e Roberto Pollicino, i due medici del presidio che lo hanno soccorso, ad indirizzarlo subito verso Villa Sofia.