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DA LA REPUBBLICA di Palermo del 26 luglio 2001 Mondello, la musica è nera Jazz e Cuba oggi sposi: nasce l'erede del Black festival Domani al campo sportivo di viale Galatea cominciano cinque giorni di concerti a ingresso gratuito PAOLA NICITA A Mondello si preparano cinque giorni a tutto jazz, per un viaggio nella migliori sonorità della black music, da Saint Louis a Cuba. Da domani e fino a martedì sera le onde sonore del "Palermo jazz meeting 2001" invaderanno viale Galatea, proponendo alcuni dei nomi più interessanti del jazz d'oltreoceano, insieme ai giovani talenti siciliani e a un «ambasciatore» della salsa cubana. «È un festival - spiega Enzo Randisi, musicista e direttore artistico della rassegna - nasce sulla scia delle grandi kermesse musicali dedicate alla musica afroamericana come l'American black festival, lasciando dei segni evidenti che ci piacerebbe rinverdire. Abbiamo scelto degli artisti che coniugano grandi qualità artistiche a sonorità frizzanti e coinvolgenti, che ben si adattano allo spirito estivo di questi appuntamenti serali». Nello spiazzo che si trova alle spalle del posteggio di viale Galatea ci saranno mille posti a sedere per i fedelissimi della black music. Cinque gli appuntamenti ad ingresso gratuito, tutti con inizio alle 21, promossi dall'Azienda turismo di Palermo e Monreale in collaborazione con l'associazione musicale Duke Ellington, con l'idea di far diventare il festival un importante appuntamento fisso. Per questo motivo, a ottobre partiranno i lavori per realizzare nello stesso luogo un giardino mediterraneo, attrezzato con strutture sportive e ricreative, che potrà accogliere duemila persone. "Palermo jazz" prende il via domani sera con l'esibizione di Fontella Bass - la vocalist con una passato di corista alla corte di Tina Turner - e le Voci di Saint Louis. La Bass, che proviene da una celebre famiglia di musicisti, moglie dello scomparso Lester Bowie, considerata l'erede di Aretha Franklin «anche se - precisa Randisi - in chiave più gospel che jazz», canterà con la sua voce straordinaria le ballate che l'hanno consacrata in tutto il mondo come un'interprete d'eccezione. Sabato saranno di scena Carlo Atti al sax tenore e l'Enzo Randisi Quintet, con il maestro del jazz palermitano al vibrafono, Andrea Pozza al pianoforte, Luciano Milanese al contrabbasso, Massimo Caracca alla batteria. Nella stessa serata si esibirà il quartetto del vocalist Gaetano Riccobono. Appuntamento da segnare in rosso sull'agenda, per tutti gli appassionati, con il Roy Hargrove Quintet, in programam domenica. Il trombettista poco più che trentenne, considerato il numero uno del mondo, è già una leggenda. Si racconta che, invitato a suonare dal grande Dizzy Gillespie per il suo settantesimo compleanno, alla fine della sua esibizione, Hargrove si sentì fare una singolare richiesta: Gillespie lo chiamò dicendogli «ti prego, sbaglia una nota». Sul palco ci saranno anche Jessie Davies ai sax, Larry Willois al piano, Gerald Cannon al contrabasso e Willy Jones III alla batteria. Una serata tutta dedicata alle stelle del jazz siciliano è quella di lunedì 30, coordinata dal pianista Giovanni Mazzarino. Sul palco anche la vocalist Esmeralda Ferrara, Anrea Pozza al piano, Giuseppe Milici con la sua armonica a bocca, Luciano Milanese al contrabbasso, Massimo Caracca alla batteria, Sergio Munafò e Claudio Cusmano alle chitarre, Riccardo Lo Bue al basso, Giuseppe Urso alla batteria, Stefano D'Anna al sax, Dino Rubino alla tromba. Subito dopo, di scena i Duke Ellington Singers, con Enzo Randisi al piano, Giuseppe Costa al contrabbasso, Sebastiano Alioto alla batteria, e le voci di Anna Bonomolo, Giorgia Crimi, Flora Faja, Anita Vitale, Giuseppe Bellanca, Tony Piscopo, Beppe Vella. Inso,,a una vera nazionale del jazz palermitano. Un gran finale tutto da ballare, il 31 luglio, sulle note della musica cubana, con la Charanga Habanera di David Calzado. Il gruppo, definito «puro fuoco», è stato creato nel 1988 da un gruppo di giovani musicisti cubani di talento, che hanno proposto un repertorio ispirato ai successi popolari degli anni Quaranta e Cinquanta, coinvolgendo in modo appassionato il pubblico di tutto il mondo. Tra le collaborazioni di prestigio del gruppo, si ricordano quelle con Stevie Wonder, Donna Summer, Ray Charles, Frank Sinatra, Whitney Houston. Una miscela esplosiva di fiati, percussioni, congas e voci che sul palco fanno vivere il son cubano ma anche il funky, il rap e il soul. Un'autentica sfida agli spettatori più compassati.
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