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DALLA Prima Pagine del GIORNALE DI SICILIA
DEL 22 marzo 2001
Mondello
La stagione a rischio
A causa dell'inquinamento dello scorso anno scatta un decreto
dell'assessorato regionale alla Sanità
che vieta i tuffi in modo permanente ai due sbocchi del ferro
di cavallo: il provvedimento interessa quattrocento metri di spiaggia
(gica) La Regione indica i
tratti di mare dove saranno vietati i tuffi e tra questi mette anche
Mondello. Sono interessate le stesse zone della scorsa estate e cioè
quelle antistante all'esclusivo circolo Lauria e agli uffici della
Capitaneria, nei pressi della piazza della borgata marinara. Lo sfregio
dell'inquinamento, che lo scorso anno ha rovinato la stagione a migliaia
di bagnanti e numerosi commercianti, continua a colpire. Ed ora si aspetta
che il commissario di Palazzo delle Aquile Guglielmo Serio emetta un nuovo
provvedimento che vieti i tuffi.
Tutto è legato ad un decreto che sarà pubblicato domani dall'assessorato
regionale alla Sanità con il quale verrà tra l'altro disposto il divieto
di balneazione permanente ai due sbocchi del ferro di cavallo. Cento metri
a destra e cento a sinistra davanti al Lauria ed altrettanti dal lato
opposto del canalone. Il mare risulterà, quindi, off-limits per circa
quattrocento metri.
E questo malgrado tutti qli interventi che si stanno portando avanti da
mesi (pulizia del ferro di cavallo e allacciamenti alla nuova rete
fognaria) nel tentativo di combattere l'inquinamento, di debellare i
coliformi totali, fecali e gli streptococchi che la scorsa estate in
alcuni momenti toccarono anche livelli altissimi.
La stagione appare, dunque, almeno per adesso compromessa, anche se resta
ancora qualche spiraglio per riprendere la situazione. Tra aprile e maggio
si dovranno eseguire una serie di nuovi campionamenti e solo se
risulteranno tutti ok per due mesi di seguito si potrebbe pensare alla
possibilità di rimuovere i divieti. Una decisione però che andrà
supportata da un'assunzione di responsabilità del commissario Serio il
quale dovrà tra l'altro dire che sono state rimosse tutte le cause che la
scorsa estate provocarono l'inquinamento. Dichiarazione che non sarà
certo facile da sottoscrivere, considerato che la principale causa del
mare sporco - e cioè i liquami che conflusicono nel ferro di cavallo e
che poi vengono riversati nelle acque - resta ancora in larga parte
irrisolta.
Questo significa che il mare pulito potrebbe rimanere una chimera chissà
ancora per quanto tempo. Anche perch‚ dal prossimo anno scatteranno
norme più severe da parte dell'Unione Europea: vieteranno la rimozione
dei divieti almeno per un anno dall'accertamento dell'inquinamento. Che
sia difficile togliere i cartelli lo dimostra quanto accade lungo la costa
palermitana dove ormai da svariati anni i divieti di balneazione
campeggiano ininterottamente da Romagnolo ad Acqua dei Corsari.
E tra tante notizie allarmanti ce n'è una positiva. I prelievi effettuati
dal Lip nel resto del golfo di Mondello danno buoni risultati. Non sono
stati riscontrati superamenti dei livelli massimi di inquinamento previsti
dalla legge. Dal prossimo mese inizierà la campagna di monitoraggio (due
al mese) delle acque effettuata dai tecnici del Laboratorio di igiene e
profilassi e se ne saprà di più. Soprattutto bisognerà vedere se gli
interventi che si stanno portando avanti riusciranno veramente a tenere il
mare meno sporco.
Intanto vanno avanti i lavori per la pulizia del ferro di cavallo ed i
campionamenti di acqua effettuati dall'Amap. "Faremo - dice il
direttore dell'azienda Guido Catalano - quarantasei prelievi in
altrettanti punti lungo il canalone per accertare l'eventuale grado di
inquinamento delle acque che scorrono al suo interno".
Sull'inquinamento di Mondello interviene il deputato regionale di Forza
Italia Dore Misuraca. "Tutto quanto sta accadendo - sostiene
l'esponente azzurro che è anche vice presidente della commissione Sanità
all'Ars - è la conseguenza di anni ed anni di abbandono della borgata
marinara. Ed è ora che si faccia presto per avere il mare pulito".
Rino Canzoneri e Giuseppe Cadili
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