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DAL GIORNALE DI SICILIA
DEL 6 luglio 2001
Mondello, controllo
telematico per le fognature
(llu) L'Amap
strizza l'occhio all'evoluzione tecnologica, creando una centrale
operativa telematica per il controllo degli impianti. Ieri un altro passo
avanti. E' stato, infatti, avviato il monitoraggio delle strutture di
sollevamento di Palinuro e Valdesi, attraverso le quali i liquami di
Mondello confluiscono nel depuratore di Fondo verde. Un progresso che si
aggiunge a quelli fatti per il controllo a distanza di sei delle 17
sottoreti in città (420 chilometri di tubature che approvvigionano 450
mila abitanti), del "pennello a mare" di Sferracavallo, e delle
due centrali idroelettriche di Agghiastro e Monte Grifone.
Ma il progetto, finanziato dalla Comunità europea e dallo Stato con circa
due miliardi, è ai suoi primi vagiti. Quando tutto marcerà a regime, il
sistema permetterà ai tecnici dell'Amap, con un clic di mouse, di
controllare 25 centraline periferiche che regolano i nodi per l'affluenza
dell'acqua nelle sottoreti, 49 per il controllo della distribuzione idrica
e 3 per la sorveglianza degli impianti di sollevamento refluo.
Un progetto che permette un grosso risparmio economico e di maestranze.
Con la trasmissione dei dati attraverso i ponti radio, infatti, si
eliminano i presidi costanti negli invasi e nei serbatoi. Mosca bianca, in
questo processo di riduzione del personale di sorveglianza, è la condotta
di Sferracavallo. Qui la squadra di dieci uomini è rimasta a controllare
le condizioni delle tubature che scaricano i liquami della borgata.
Soddisfatti i vertici dell'Amap. "Con questo sistema di telecontrollo
- spiega Guido Catalano, direttore generale - garantiamo un servizio
affidabile ai nostri utenti dal punto di vista della quantità dell'acqua
immessa nelle condotte e della sua qualità. Al momento controlliamo
completamente la portata della sottorete Oreto-Stazione, ma entro fine
anno contiamo di completare tutto il monitoraggio del sistema
idrico".
Ma i pregi di questo programma innovativo non si fermano al confine della
città. Il controllo elettronico comprende anche la sorveglianza degli
invasi lontani dal capoluogo, come Presidiana e Fiume Torto. Insomma, a
guardare quelle schermate che scorrono sui monitor sembra che tutto
proceda per il verso giusto e che i problemi del passato, soprattutto
quelli legati all'inquinamento delle acque di Mondello, siano un ricordo.
Ma è davvero così? "Adesso - spiega Giovanni Sciortino,
responsabile dei servizi d'automazione dell'Amap - con questo sistema di
controllo e con gli impianti posti alle estremità degli sbocchi del ferro
di cavallo, possiamo dire di essere in grado di evitare che i liquami si
riversino in mare". Luigi Luzzio
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