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DAL GIORNALE DI SICILIA
DEL 26 luglio 2001
Bagnanti
gratis a Capo Gallo I Vassallo al contrattacco
((gica-vag) Arrivano a
frotte e varcano il cancello tranquilli: da due giorni i bagnanti possono
raggiungere la scogliera di Capo Gallo senza dover più pagare il
pedaggio.
Intanto uno dei proprietari dell'area, Salvatore Vassallo, parte
all'attacco per fare valere i propri diritti. Attraverso i suoi legali ha
chiesto al tribunale della libertà il dissequestro del cancello e del
muretto adiacente. E tira fuori il suo asso dalla manica: una foto che
risale ai primi del Novecento. "E' la prova che il cancello e il
muretto esistono da secoli - dice - non capisco come si può affermare che
queste strutture siano abusive se esistono da così tanto tempo. Qui,
infatti, c'era una proprietà reale. Per quale motivo i bagnanti devono
passare dalla mia proprietà, acquistata da mio padre nel '42, per
raggiungere la scogliera visto che poco prima del cancello c'è un accesso
al mare?". E poi aggiunge: "In questa immagine si vede
chiaramente il cancello e accanto una casetta. Il muretto che c'è accanto
al cancello non è altro che il muro esterno della costruzione abbattuta
circa 10 anni fa".
Vassallo è un fiume in piena, ha con sè una carpetta piena di documenti:
atti, sentenze e altri documenti e persino una richiesta di pagamento
inviata dall'Intendenza di finanza. "Mi chiedevano di pagare 306
milioni per occupazione suolo demaniale, senza però indicare quale area
abusiva avevo occupato - dice -. Nei primi anni '90 c'era stato un altro
provvedimento di sequestro in questa area. Poi il magistrato ha revocato
tutto perchè, attraverso la perizia di un esperto, è stato accertato che
c'era un errore nelle mappe catastali". Naturalmente su tutto ciò la
parola passa ora ai magistrati, mentre nei giorni scorsi il cancello era
stato sigillato dopo vari accertamenti, alcune relazioni di carabinieri e
Capitaneria, una richiesta della Procura e un provvedimento del gip.
Intanto mentre Vassallo racconta la sua storia, i bagnanti continuano ad
arrivare a gruppi. Sono in tanti e rigorosamente in costume. Qualcuno,
giunto al cancello, si ferma per un attimo, forse ancora non crede che si
passa gratis, altri arrivano a Capo Gallo per la prima volta. "Non
ero mai venuta qui prima d'oggi a prendere il sole - ha dichiarato Carola
Sbriziolo -. Non mi piaceva l'idea di dovere pagare per andare al mare.
Quando ho saputo che il passaggio pedonale è gratuito ho deciso di venire
assieme alle mie amiche". Secondo Valeria Billitteri "è assurdo
che si debba ancora pagare per entrare con l'auto. I proprietari
dovrebbero almeno rilasciare una ricevuta fiscale". Maria Chiara
Cassarà sottolinea che "si tratta di un passo avanti".
Il cancello è sempre custodito dai guardiani, in pantaloncini, canottiera
e cappello di paglia. Arrivano due giovani in sella a un motorino, sono
convinti che l'accesso è gratuito, e stanno per entrare. Vengono però
subito bloccati da uno dei guardiani che, sfregando il pollice con
l'indice, indica loro che non è cambiato nulla: per passare occorre
pagare il pedaggio.
Giuseppe Cadili
Valeria Giarrusso
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